FUTURE FILM FESTIVAL 2004
di Matteo FERUGLIO

Quest’anno il Totem del FFF non ha brillato molto, fino dall’inizio, a causa dei soliti vari problemi disorganizzativi e delle defezioni dell’ultimo minuto. E sì che il programma lasciava tutt’altro che a desiderare. Certo, alla fine qualcosa di buono si è visto, ma per una manifestazione come questa ci si aspetterebbe qualcosa di più. Innanzitutto lasciatemi dire che la MEDUSA FILM, checchè l’organizzazione del FFF smentisca, ha di fatto boicottato la Maratona del Signore degli Anelli, accaparrandosela per sé al prezzo di 20 euro: peccato, perchè era il FUTURE il luogo più adatto per tale avvenimento. Peccato che (forse perchè impegnato alla lavorazione della versione estesa de IL RITORNO DEL RE?) sia saltato l’incontro con Joe Letteri e la presentazione del MAKING OF di questa fenomenale pellicola. Però disdicevole che non si sia pensato – fin dall’inizio- ad una alternativa che non fosse – e questo vale anche per l’incontro annullato per motivi di salute di Harryhausen – la “telefonata”: sarebbe bastato intervistare per tempo i due – vista l’età di Ray e gl’impegni del secondo poteva essere prevedibile – e proiettare la video intervista in vece (suggerimento per prossimo anno). Probabilmente sempre scelta precisa della MEDUSA, la proiezione ad invito per IL RITORNO DEL RE. (Ho scritto, MEDUSA, avete letto bene): ringrazio chi del FFF mi ha detto che è stato fatto perchè era in effetti un anteprima nazionale mentre gli anni scorsi c’erano già state delle proiezioni riservate - e quindi non erano proprio prorio delle anteprima nazionali. Sappiamo che non è vero, ma prendiamola come dichiarazione ufficiale, quindi la MEDUSA non c’entra nulla. E ringraziamo comunque la sempre disponibile Lorena Borghi, per la pazienza che ha sempre avuto verso tutti noi.

LE PELLICOLE

 

EL CID, The Legend

(El Cid, la leyenda)

di José Pozo

Spagna, 2003 (90’, 35mm)

Anteprima Italiana

Prodotto della Filmax Animation - dipartimento della spagnola Filmax che ha per citarne uno realizzato gli FX dei film di Brian Yuzna – che poteva essere IL GLADIATORE dell’animazione è invece è stato concepito come prodotto per bambini. Deludente non tanto per l’animazione tout court, ma proprio per il punto di vista dato alla vicenda, fin dal disegno: niente stile dark della Filmax, niente sangue, animali che fanno da spalla.. E’ una pellicola che decisamente andava collocata nella sezione FUTURE FILM KIDS (patetico ed esilarante, poi, il ricorso ai titoli di coda di EL CID per lanciare il video musicale del film).

PARASITE DOLLS

di Nakazawa K. e Yoshinaga N.

Giappone 2002 (85’, 35 mm)

Anteprima Italiana
 

Una sorta di BLADE RUNNER animato, ma più dark e pessimistico. Nella Tokio del 2034 – in un arco di tempo di dieci anni circa – le vicende della BRANCH, corpo speciale della polizia che si occupa dei crimini commessi dai Boomers – “replicanti” qui però integrati nella società. (DREAMER, il secondo episodio della pellicola, riguarda proprio il rapporto boomers/sogni, e gli echi a Philip K. Dick sono evidenti). Un film che inizia in media res, senza troppe spiegazioni, ma i cui intrecci si collegano a poco a poco nella mente dello spettatore, a cui qua e là vengono forniti, in flashback, gli elementi per ricostruire le vicende. Tre episodi legati dalla presenza costante dei protagonisti e dell’ambiente in cui si muovono, ma non si tratta di una unica storia che si sviluppa su 10 anni. Decisamente un ottimo prodotto da tutti i punti di vista che ci auguriamo di vedere a breve su MTV.

::: SITO INGLESE PARASITE DOLLS :::

Omaggio a Tsui Hark
LOVE IN THE TIME OF TWILIGHT

di Tsui Hark

Hong Kong, 1995 (104’, 35mm)

Commedia divertente dagli artigianali ma efficaci effetti speciali, girata da un regista cantonese a cui deve molto (se non tutto) il cinema dei vari MATRIX, LA TIGRE E IL DRAGONE, D'ARTAGNAN. Di Tsui Hark il FFF ed. 2001 aveva presentato TIME AND TIDE. Forse una delle proiezioni più interessanti di tutto il Festival (esludendo ovviamente la retrospettiva a Ray Harryhausen, storia a sé, e senza il cui contributo al Cinema non esisterebbe nemmeno il Future Film).
Potete trovare la filmografia (quasi) completa di Tsui Hark qui.
 

GLI INCONTRI

DALLE MATITE AI PIXEL
Incontro con Chris Delaporte, Paolo Modugno e Silvia Pompei

Il passaggio dal 2D al 3D come passaggio epocale? Non è esplicitamente detto ma il panico che serpeggia tra gli animatori 2D è lo stesso che si ebbe tra gli attori quando fu introdotto il sonoro dal muto. Silvia Pompei, autrice dell’interessante documentario “Of Pencils and Pixels”, collaboratrice della Disney, è proprio una delle animatrici che ha deciso di adeguarsi, suo malgrado, seguendo corsi su corsi per non venire tagliata fuori. Un peccato che non fosse presente (benché annunciato) Sylvain Chomet, il cui primo lungo metraggio animato è APPUNTAMENTO A BELLEVILLE (link), prodotto in 2D di gran successo. Sarebbe stata una discussione interessante.
Paolo Modugno, regista passato per l’esperienza de L’APETTA GIUGLIA E LA SIGNORA VITA, da parte sua insiste che la limitazione principale del mezzo CG – almeno in italia - è il budget, e in effetti come dargli torto, se lo confrontamo con KAENA, THE PROPHECY (di Chris Delaporte, anche lui presente) che ha avuto un budget di circa 26 milioni di euro, molto più del doppio di quanto abbia avuto l’Apetta nostrana
La situazione in Francia è completamente diversa, stando alle dichiarazioni di Delaporte, appunto. Lì non c’è un grosso problema tra 2D e 3D, (e in effetti Belleville lo dimostra, n.d.r.): ma indirettamente conferma le parole di Modugno. Cosa sarebbe stato il suo film con un budget dimezzato?
Chiedo alla Pompei se è gia uscito o uscirà mai IL CANTANTE DI JAZZ del cinema in 3D, lo spartiacque del cinema di animazione: mi conferma che sicuramente il prodotto della PIXAR è quanto di meglio ora si possa avere sul mercato, ma non fa un titolo preciso. La risposta, indiretta, arriva da Modugno, verso la fine. L’animazione 2D/3D è perfetta fino a che si tratta di riprodurre animali o essere fantastici, ma quando si ha a che fare con un essere umano, o si ottiene una marionetta o una caricatura. Non sarà mai possibile (visti i costi, suo chiodo fisso, ma torniamo ad dargli ragione) realizzare un film dove l’attore virtuale sostituisca completamente quello reale. Quello protrebbe essere il nostro CANTANTE DI JAZZ, penso, ma in effetti avrebbe un senso una pellicola del genere, quando gli attori in carne ed ossa possono fare meglio e senza programmi intermedi?
 

::: SITO UFFICIALE KAENA :::

INDUSTRIAL LIGHT & MAGIC
Incontro con Tim Alexander

Quanto affermato nell’articolo precedente trova in effetti a mio avviso una conferma negli incontri con la ILM, la TIPPET o la PIXAR, ed è un peccato che non fosse presente la WETA, che stando alle varie dichiarazioni uscite qua e là, avrebbe alla fine buttato nel cesso tutte le sequenze create in motion capture (interessante a questo proposito fu l’incontro nella scorsa edizione con Matt Aitken, sulla realizzazione di Gollum) per crearle ex novo completamente in CG. Indirettamente (e del tutto casualmente, il legame mi permetto di crearlo io) si dà ragione all’affermazione di Modugno sull’impossibilità di creare un attore digitale al cento per cento – non solo, ma Gollum stesso è una caricatura.
Lo stesso materiale portato da Tim Alexander (materiale che riguarda prevalentemente la realizzazione degli effetti speciali di T3, HULK, LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA, DREAMCATCHER) conferma tutto ciò: gli scheletri digitali di PRIMA LUNA sono scheletri, appunto. Interessante invece il lavoro mostrato su DREAMCATCHER dove la CG interviene per creare una atmosfera (come il brandy negli anni ‘80): si aggiunge la neve, della foschia, si unisono animali filmati in luoghi diversi, e si ottiene l’inquietante sequenza della fuga degli animali dal bosco. In linea di massima, comunque, tutto materiale che possiamo probabilmente trovare tra gli extra di un qualunque dvd: e anche il breve trailer di HIDALGO è più una trovata pubblicitaria che altro - visto che Alexander poi non spiega che interventi la ILM abbia eseguito su questa pellicola.
Sostanzialmente deludente quindi anche questo incontro, dove la logica sottostante è quella pubblicitaria o del silenzio contrattuale piuttosto che la ventata di novità. Capisco che ci siano dei diritti su HIDALGO o VAN HELSING, e che il FUTURE FILM FESTIVAL debba adeguarsi, ma seguire un incontro in cui si presentano in pratica i contenuti speciali di un dvd a lungo andare stanca. Preferirei due minuti sulla realizzazione del terzo episodio di HARRY POTTER, ai dieci dello Swarzeneger dipinto di verde nel backstage di T3.
 


::: ILM :::


PIXAR ANIMATION STUDIOS
Incontro con Ralph Eggelston

Nulla sul prossimo film THE INCREDIBLES, come annunciato nel flano dell’incontro, praticamente tutto sulla realizzazione di FINDING NEMO. Un simpatico incontro ma sostanzialmente interesse nella norma del FFF. Chi si aspettava di sapere la trama del prossimo lavoro pixar, o qualcosa che non sarà presente nel prossimo dvd di NEMO, credo sia rimasto sostanzialmente a bocca asciutta. Consiglio invece di andarsi a rivedere tutti i film della PIXAR, perchè qua e là (si veda Nemo presente tra i giochi di Bo in MONSTER Inc.) appaiono i personaggi di CARS, che uscirà nel 2005, oltrecchè dello stesso INCREDIBLES

::: L’altra recensione :::

TIPPET STUDIO
Incontro con Joel Friesch
 

Prima volta della TIPPET al FFF, con finalmente qualcosa di nuovo. Non casuale il fatto che la TIPPET abbia prodotto un piccolo omaggio a Ray Harryhausen per il suo compleanno (si pensi all’animazione in passo uno dell’antagonista di Robocop nel secondo episodio omonimo) ma imperdonabile che l’organizzazione non glielo abbia fatto portare – se è stato proiettato durante l’incontro telefonico col Maestro Harryhausen me ne scuso, ma non mi risulta. Sempre a passo uno la sequenza creata da Phil Tippet – già collabotratore della ILM - e fin’ora inedita per JURASSIC PARK, quando i Velociraptor attaccano i bambini nella cucina dello stabilimento. Sostazialmente nesuna differenza con l’animazione in CG, che Spielberg poi preferì. Fu uno schock per Phil, ci informa Friesch, ma probabilmente una fortuna, aggiungo io, visto che gli ha dato lo stimolo a realizzare tutto ciò che è venuto dopo.
Abbiamo visto il trailer di HELLBOY (in uscita ad aprile 2004, comunque reperibile su Internet), ma in anteprima assoluta un breve spezzone di STARSHIP TROOPERS 2 (che in usa uscirà direttamente in dvd, e che è una produzione a basso costo, ma vedremo cosa intendeva Friesch con questo termine) e il gatto di CATWOMANS, ma soprattutto il divertente e completo backstage della campagna BLOCKBUSTER, dove si sono visti anche quegli spot non ancora usciti in Italia (una svista, probabilmente, visto che presentano le future promozioni della Catena). Molto materiale sull'a mio avviso sopravvalutato MATRIX REVOLUTION (la TIPPET si è occupata della realizzazione della Città delle Macchine), ma senz’altro sbalorditivo il lavoro fatto. Avrei preferito a MATRIX qualcosa sull’ultimo LA LEGA DEGLI UOMINI STRAORDINARI, ma gli inediti serviti soddisfano decisamente e abbondantemente.
E brava TIPPET!

::: TIPPET STUDIO :::
 

LE PREMIAZIONI

DIGITAL AWARD 2003
Premiazione intima e priva di vincitori (nel senso che non erano presenti). Visto il livello delle opere in concorso (“medio alto”, ha sottolineato Giulietta Fara, con lo sguardo di chi non osa dire “mediocri”) forse è il caso di ripensarci per la prossima edizione e rinnovare completamente le caratteristiche del Premio che, per la cronaca, è andato alla Kalimera, per “Satisfaction”, di Mauro Vecchi. Molto più originale, ma è un opinione, lo spot Rumblefish per la THOMPSON, in cui un tappeto ai piedi di una flat – tv si spaventa “guardando“ un film horror – e gli si rizzano i peli.

L’EVENTO


Anteprima Nazionale

IL SIGNORE DEGLI ANELLI - IL RITORNO DEL RE

di Peter Jackson
USA/Nuova Zelanda, 2003 (201', 35mm)

201', 35mm