
Quest’anno il Totem del FFF non ha brillato
molto, fino dall’inizio, a causa dei soliti vari problemi disorganizzativi e
delle defezioni dell’ultimo minuto. E sì che il programma lasciava
tutt’altro che a desiderare. Certo, alla fine qualcosa di buono si è visto,
ma per una manifestazione come questa ci si aspetterebbe qualcosa di più.
Innanzitutto lasciatemi dire che la MEDUSA FILM, checchè l’organizzazione
del FFF smentisca, ha di fatto boicottato la Maratona del Signore degli
Anelli, accaparrandosela per sé al prezzo di 20 euro: peccato,
perchè era il FUTURE il luogo più adatto per tale avvenimento. Peccato che
(forse perchè impegnato alla lavorazione della versione estesa de IL RITORNO
DEL RE?) sia saltato l’incontro con Joe Letteri e la presentazione del
MAKING OF di questa fenomenale pellicola. Però disdicevole che non si sia
pensato – fin dall’inizio- ad una alternativa che non fosse – e questo vale
anche per l’incontro annullato per motivi di salute di Harryhausen – la
“telefonata”: sarebbe bastato intervistare per tempo i due – vista l’età di
Ray e gl’impegni del secondo poteva essere prevedibile – e proiettare la
video intervista in vece (suggerimento per prossimo anno). Probabilmente
sempre scelta precisa della MEDUSA, la proiezione ad invito per IL RITORNO
DEL RE. (Ho scritto, MEDUSA, avete letto bene): ringrazio chi del FFF mi ha
detto che è stato fatto perchè era in effetti un anteprima nazionale mentre
gli anni scorsi c’erano già state delle proiezioni riservate - e quindi non
erano proprio prorio delle anteprima nazionali. Sappiamo che non è vero, ma
prendiamola come dichiarazione ufficiale, quindi la MEDUSA non c’entra
nulla. E ringraziamo comunque la sempre disponibile Lorena Borghi, per la
pazienza che ha sempre avuto verso tutti noi.
LE PELLICOLE
EL CID, The Legend
(El Cid, la leyenda)
di José Pozo
Spagna, 2003 (90’, 35mm)
Anteprima Italiana
Prodotto della Filmax Animation - dipartimento della spagnola Filmax che ha
per citarne uno realizzato gli FX dei film di Brian Yuzna – che poteva
essere IL GLADIATORE dell’animazione è invece è stato concepito come
prodotto per bambini. Deludente non tanto per l’animazione tout court, ma
proprio per il punto di vista dato alla vicenda, fin dal disegno: niente
stile dark della Filmax, niente sangue, animali che fanno da spalla.. E’ una
pellicola che decisamente andava collocata nella sezione FUTURE FILM KIDS
(patetico ed esilarante, poi, il ricorso ai titoli di coda di EL CID per
lanciare il video musicale del film).
PARASITE DOLLS
di Nakazawa K. e Yoshinaga N.
Giappone 2002 (85’, 35 mm)
Anteprima Italiana

Una sorta di BLADE RUNNER animato, ma più dark e pessimistico. Nella Tokio
del 2034 – in un arco di tempo di dieci anni circa – le vicende della
BRANCH, corpo speciale della polizia che si occupa dei crimini commessi dai
Boomers – “replicanti” qui però integrati nella società. (DREAMER, il
secondo episodio della pellicola, riguarda proprio il rapporto
boomers/sogni, e gli echi a Philip K. Dick sono evidenti). Un film che
inizia in media res, senza troppe spiegazioni, ma i cui intrecci si
collegano a poco a poco nella mente dello spettatore, a cui qua e là vengono
forniti, in flashback, gli elementi per ricostruire le vicende. Tre episodi
legati dalla presenza costante dei protagonisti e dell’ambiente in cui si
muovono, ma non si tratta di una unica storia che si sviluppa su 10 anni.
Decisamente un ottimo prodotto da tutti i punti di vista che ci auguriamo di
vedere a breve su MTV.
:::
SITO INGLESE PARASITE DOLLS :::
Omaggio a Tsui Hark
LOVE IN THE TIME OF TWILIGHT
di Tsui Hark
Hong Kong,
1995 (104’, 35mm)
Commedia divertente dagli artigianali ma efficaci effetti speciali, girata
da un regista cantonese a cui deve molto (se non tutto) il cinema dei vari
MATRIX, LA TIGRE E IL DRAGONE, D'ARTAGNAN. Di Tsui Hark il FFF ed. 2001 aveva
presentato TIME AND TIDE. Forse una delle proiezioni più interessanti di
tutto il Festival (esludendo ovviamente la retrospettiva a Ray Harryhausen,
storia a sé, e senza il cui contributo al Cinema non esisterebbe nemmeno il
Future Film).
Potete trovare la filmografia (quasi) completa di Tsui Hark
qui.
GLI INCONTRI
DALLE MATITE AI PIXEL
Incontro con Chris Delaporte, Paolo Modugno e Silvia Pompei
Il passaggio dal 2D al 3D come passaggio epocale? Non è esplicitamente detto
ma il panico che serpeggia tra gli animatori 2D è lo stesso che si ebbe tra
gli attori quando fu introdotto il sonoro dal muto. Silvia Pompei, autrice
dell’interessante documentario “Of Pencils and Pixels”, collaboratrice della
Disney, è proprio una delle animatrici che ha deciso di adeguarsi, suo
malgrado, seguendo corsi su corsi per non venire tagliata fuori. Un peccato
che non fosse presente (benché annunciato) Sylvain Chomet, il cui primo
lungo metraggio animato è APPUNTAMENTO A BELLEVILLE (link), prodotto in 2D
di gran successo. Sarebbe stata una discussione interessante.
Paolo Modugno, regista passato per l’esperienza de L’APETTA GIUGLIA E LA
SIGNORA VITA, da parte sua insiste che la limitazione principale del mezzo
CG – almeno in italia - è il budget, e in effetti come dargli torto, se lo
confrontamo con KAENA, THE PROPHECY (di Chris Delaporte, anche lui presente)
che ha avuto un budget di circa 26 milioni di euro, molto più del doppio di
quanto abbia avuto l’Apetta nostrana
La situazione in Francia è completamente diversa, stando alle dichiarazioni
di Delaporte, appunto. Lì non c’è un grosso problema tra 2D e 3D, (e in
effetti Belleville lo dimostra, n.d.r.): ma indirettamente conferma le
parole di Modugno. Cosa sarebbe stato il suo film con un budget dimezzato?
Chiedo alla Pompei se è gia uscito o uscirà mai IL CANTANTE DI JAZZ del
cinema in 3D, lo spartiacque del cinema di animazione: mi conferma che sicuramente il
prodotto della PIXAR è quanto di meglio ora si possa avere sul mercato, ma
non fa un titolo preciso. La risposta, indiretta, arriva da Modugno, verso
la fine. L’animazione 2D/3D è perfetta fino a che si tratta di riprodurre
animali o essere fantastici, ma quando si ha a che fare con un essere
umano, o si ottiene una marionetta o una caricatura. Non sarà mai possibile
(visti i costi, suo chiodo fisso, ma torniamo ad dargli ragione) realizzare
un film dove l’attore virtuale sostituisca completamente quello reale.
Quello protrebbe essere il nostro CANTANTE DI JAZZ, penso, ma in effetti
avrebbe un senso una pellicola del genere, quando gli attori in carne ed
ossa possono fare
meglio e senza programmi intermedi?

::: SITO
UFFICIALE KAENA :::
INDUSTRIAL LIGHT & MAGIC
Incontro con Tim Alexander
Quanto affermato nell’articolo precedente trova in effetti a mio avviso una
conferma negli incontri con la ILM, la TIPPET o la PIXAR, ed è un peccato
che non fosse presente la WETA, che stando alle varie dichiarazioni uscite
qua e là, avrebbe alla fine buttato nel cesso tutte le sequenze create in
motion capture (interessante a questo proposito fu l’incontro nella scorsa
edizione con Matt Aitken, sulla realizzazione di Gollum) per crearle
ex
novo completamente in CG. Indirettamente (e del tutto casualmente, il legame
mi permetto di crearlo io) si dà ragione all’affermazione di Modugno
sull’impossibilità di creare un attore digitale al cento per cento – non
solo, ma Gollum stesso è una caricatura.
Lo stesso materiale portato da Tim Alexander (materiale che riguarda
prevalentemente la realizzazione degli effetti speciali di T3, HULK, LA
MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA, DREAMCATCHER) conferma tutto ciò: gli
scheletri digitali di PRIMA LUNA sono scheletri, appunto. Interessante
invece il lavoro mostrato su DREAMCATCHER dove la CG interviene per creare
una atmosfera (come il brandy negli anni ‘80): si aggiunge la neve, della
foschia, si unisono animali filmati in luoghi diversi, e si ottiene
l’inquietante sequenza della fuga degli animali dal bosco. In linea di
massima, comunque, tutto materiale che possiamo probabilmente trovare tra
gli extra di un qualunque dvd: e anche il breve trailer di HIDALGO è più
una trovata pubblicitaria che altro - visto che Alexander poi non spiega che
interventi la ILM abbia eseguito su questa pellicola.
Sostanzialmente deludente quindi anche questo incontro, dove la logica
sottostante è quella pubblicitaria o del silenzio contrattuale piuttosto che
la ventata di novità. Capisco che ci siano dei diritti su HIDALGO o VAN
HELSING, e che il FUTURE FILM FESTIVAL debba adeguarsi, ma seguire un
incontro in cui si presentano in pratica i contenuti speciali di un dvd a
lungo andare stanca. Preferirei due minuti sulla realizzazione del terzo
episodio di HARRY POTTER, ai dieci dello Swarzeneger dipinto di verde nel
backstage di T3.

:::
ILM :::
PIXAR ANIMATION STUDIOS
Incontro con Ralph Eggelston
Nulla sul prossimo film THE INCREDIBLES, come annunciato nel flano
dell’incontro, praticamente tutto sulla realizzazione di FINDING NEMO. Un
simpatico incontro ma sostanzialmente interesse nella norma del FFF. Chi si
aspettava di sapere la trama del prossimo lavoro pixar, o qualcosa che non
sarà presente nel prossimo dvd di NEMO, credo sia rimasto sostanzialmente a
bocca asciutta. Consiglio invece di andarsi a rivedere tutti i film della
PIXAR, perchè qua e là (si veda Nemo presente tra i giochi di Bo in MONSTER
Inc.) appaiono i personaggi di CARS, che uscirà nel 2005, oltrecchè dello
stesso INCREDIBLES
:::
L’altra recensione :::
TIPPET STUDIO
Incontro con Joel Friesch

Prima volta della TIPPET al FFF, con finalmente qualcosa di nuovo. Non
casuale il fatto che la TIPPET abbia prodotto un piccolo omaggio a Ray
Harryhausen per il suo compleanno (si pensi all’animazione in passo uno
dell’antagonista di Robocop nel secondo episodio omonimo) ma imperdonabile
che l’organizzazione non glielo abbia fatto portare – se è stato proiettato
durante l’incontro telefonico col Maestro Harryhausen me ne scuso, ma non mi
risulta. Sempre a passo uno la sequenza creata da Phil Tippet – già
collabotratore della ILM - e fin’ora inedita per JURASSIC PARK, quando i
Velociraptor attaccano i bambini nella cucina dello stabilimento.
Sostazialmente nesuna differenza con l’animazione in CG, che Spielberg poi
preferì. Fu uno schock per Phil, ci informa Friesch, ma probabilmente una
fortuna, aggiungo io, visto che gli ha dato lo stimolo a realizzare tutto
ciò che è venuto dopo.
Abbiamo visto il trailer di HELLBOY (in uscita ad aprile 2004, comunque
reperibile su Internet), ma in
anteprima assoluta un breve spezzone di
STARSHIP TROOPERS 2 (che in usa uscirà direttamente in dvd, e che è una
produzione a basso costo, ma vedremo cosa intendeva Friesch con questo
termine) e il gatto di CATWOMANS, ma soprattutto il divertente e completo
backstage della campagna BLOCKBUSTER, dove si sono visti anche quegli spot
non ancora usciti in Italia (una svista, probabilmente, visto che presentano
le future promozioni della Catena). Molto materiale sull'a mio avviso
sopravvalutato MATRIX REVOLUTION (la TIPPET si è occupata della
realizzazione della Città delle Macchine), ma senz’altro sbalorditivo il
lavoro fatto. Avrei preferito a MATRIX qualcosa sull’ultimo LA LEGA DEGLI
UOMINI STRAORDINARI, ma gli inediti serviti soddisfano decisamente e
abbondantemente.
E brava TIPPET!
::: TIPPET
STUDIO :::
LE PREMIAZIONI
DIGITAL AWARD 2003
Premiazione intima e priva di vincitori (nel senso che non erano presenti).
Visto il livello delle opere in concorso (“medio alto”, ha sottolineato
Giulietta Fara, con lo sguardo di chi non osa dire “mediocri”) forse è il
caso di ripensarci per la prossima edizione e rinnovare completamente le
caratteristiche del Premio che, per la cronaca, è andato alla Kalimera, per
“Satisfaction”, di Mauro Vecchi. Molto più originale, ma è un opinione, lo
spot Rumblefish per la THOMPSON, in cui un tappeto ai piedi di una flat – tv
si spaventa “guardando“ un film horror – e gli si rizzano i peli.
L’EVENTO
Anteprima
Nazionale
IL SIGNORE DEGLI ANELLI - IL RITORNO DEL RE
di Peter Jackson
USA/Nuova Zelanda, 2003 (201', 35mm)
201', 35mm
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