biennale danza 2007

chris haring e i "liquid Loft"

 

di Samanta SONSINI


L’erotismo intimO.

Chris Haring

Un erotismo interiore che nasce dal forte legame con il proprio corpo è quello proposto da Chris Haring, coreografo del suo gruppo di danzatori, i "Liquid Loft", per l’edizione 2007 della Biennale di danza contemporanea di Venezia.
“The Art of Seduction” racconta un erotismo sottile attraverso sequenze di movimento in cui le luci, utilizzate manualmente dai danzatori che le accendono, le spengono e le spostano a seconda delle esigenze sceniche, si affiancano agli indumenti, allo spazio scenico e perfino ai muri per diventare partners indispensabili ai corpi danzanti e alla drammaturgia dello spettacolo.


Tra proibizione e desiderio di infrangere le regole, Haring dà inizio a “The Art of Seduction” con i danzatori nascosti sotto tappeti pelosi che si muovono al ritmo di un respiro registrato ed amplificato, creato insieme ad Andreas Berger, che si è occupato delle parti sonore e musicali.
Poco alla volta i corpi escono per danzare allo scoperto ed iniziare un intimo dialogo con gli abiti che indossano che vengono manipolati, allungati, legati, fino a creare forme sempre diverse, forme mutevoli. Ogni corpo cerca la sua forma, quella che maggiormente rivela la sua sensualità e che più si addice al loro intimo, le loro verità segrete. Forme colorate, forme di carne e di tessuto. Forme che scoprono e forme che coprono in una continua evoluzione, in una mutazione perenne verso una forma migliore. Forme che passano silenziosamente dall’una all’altra.
Il focus dell’azione, l’attenzione dello spettatore, è guidata dai danzatori stessi attraverso l’uso di lampade che, accese, illuminano il centro dell’azione.
I corpi si contorcono, accarezzano il suolo, e stabiliscono un rapporto indissolubile con lo spazio in cui tutto avviene. Lo spazio è dei corpi, lo usano, lo cambiano. Lo spettatore è invitato ad entrare in questo mondo sonoro, visivo, di movimento.


è una seduzione delicata e di grande intensità, talvolta ironica. è il gioco dell’attrazione innocente. Il gioco del desiderio che passa, nei "Liquid Loft", anche attraverso l’atto fisico vero e proprio fatto di passione ma non di volgarità. Quello che danza è corpo forte, fatto di muscoli e di organi che respirano.
Il tappeto sonoro lavora su contaminazioni musicali fatte da voci liriche e voci accelerate che accompagnano i danzatori nella loro arte di sedurre con i loro corpi ricchissimi di danza, di gesti quotidiani, di una consapevole mimica e di una sapiente teatralità. Si seduce il pubblico facendolo ridere ed insinuando il sapore di quell’intimità che si crea stando attorno allo spazio scenico, quasi luogo sacro in cui tutto si svolge. Tutto a pochi centimetri di distanza dallo spettatore per giocare insieme. Una reciproca arte di seduzione.
 

::: << 4 >> :::