Erotismo e pornografia.
il
confine sottile di Fuyuki Yamakawa
L’happening sinestesico “Spontaneous Core” presentato alla Biennale di danza
contemporanea di Venezia da Fuyuki Yamakawa, ha fatto discutere, applaudire
ma anche sconvolto il pubblico.
Il battito cardiaco, amplificato, è la base ritmica delle performance che
nascono dalle interazioni tra Fuyuki Yamakawa alla voce e alla chitarra,
Atsuhiro Ito all’optron, Doravideo alle percussioni e Mash, leggendaria
streap-teaser della Tokyo underground che esegue la parte più strettamente
fisica.
Un uso spregiudicato del suono, della voce e del corpo aggrediscono i sensi
dello spettatore, il quale subisce , attonito, talvolta turbato,
l’esagerazione, l’estremo, che scaturisce dalle azioni e dalle immagini in
corso di svolgimento.
Un erotismo che va ben oltre il corpo allungandosi verso oggetti che
diventano complici di quello che si può definire un corpo-sesso
spregiudicato e senza inibizioni. Una sessualità totalmente esplicita,
legata al piacere fisico che coinvolge fino a far perdere i sensi, fino
all’estremo.
L’utilizzo di una vasta gamma di strumenti tecnologici, video, tubi al neon,
proiettano verso un futuro sconosciuto questa sessualità dura, talvolta
agghiacciante, conduce il corpo in scena in un universo in cui non esiste
più un corpo-donna o un corpo-uomo. I confini sono labili, tutto può essere
trasformato, tutto può mutare. Non c’è uomo e non c’è donna. C’è solo un
corpo-sesso che a tratti cade nel kitch, un corpo che distrugge il mondo e
sé stesso in nome di un impulso più forte, che è quello sessuale. Sesso come
atto fisico che dona piacere al corpo. Tutto può essere manipolato.
Il battito cardiaco dà vita al corpo e ne scandisce i tempi. Un sesso-gioco
fin troppo futurista che si diverte a manipolare un corpo-oggetto che
reagisce agli stimoli.
La contaminazione di vari linguaggi audio-visivi assorbe la vista dello
spettatore, posto di fronte ad immagini scabrose. La sperimentazione di
sonorità distorte, quasi fastidiose, colpisce l’udito ed accompagna
l’ascoltatore di fronte ad un corpo-esperimento che gli si presenta davanti
agli occhi.
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