KINEMATRIX incontra
ELISA
Rimini, sabato 7 aprile

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intervista di
Michela MERCURI

Rimini (IO Street Club), ore 18.30: appuntamento con Elisa per una breve intervista subito dopo il sound check per il concerto. Prevendita esaurita in soli due giorni, si attende il pubblico delle grandi occasioni questa sera. Fuori sta piovendo come non si vedeva da tempo in riviera e questo ritarda il suo arrivo. Ha appena concluso un incontro radiofonico a Cesena, dove ha improvvisato un pezzo dal vivo solo voce (da brividi) e ha risposto alle domande dei fans accorsi numerosi per incontrare la "regina di Sanremo". Eccola, arriva mentre la band ha cominciato a scaldarsi.
Subito sale sul palco e inizia a provare la voce (e che voce!) che riempie il locale vuoto, e fa uno strano effetto sentirla così... è come se ti avvolgesse e non riesci a trattenere i piedi e le mani e quasi ti stupisci che nessuno applauda...
Prova GIFT, prova SLEEPING IN YOUR HAND, prova A FEAST FOR ME e improvvisa qualche nota alle tastiere. Poi arriva verso di me.
E' molto disponibile e pienamente consapevole del momento che sta vivendo. Una persona con un controllo totale e pieno di tutto quello che fa, dalla musica ai videoclip... e proprio di video cominciamo a parlare...


KINEMATRIX: Come scegli i registi dei tuoi video, hai un'influenza nella scelta del regista oppure è la casa discografica che si occupa totalmente di questa cosa?

ELISA: "Io collaboro alla scelta del regista e, a volte, mie sono anche le idee che portano al video. Comunque, c'è una persona di cui mi fido moltissimo che lavora anche alla Sugar Music: si chiama Carlo Antonelli. E' lui che contatta i registi e si occupa di tutto quello che riguarda la realizzazione dei videoclip".

KMX: Come avviene la scelta del regista, cosa vi propongono solitamente? Ascoltano prima il pezzo e buttano giù delle idee per il video o vi propongono un soggetto indipendentemente dalla conoscenza che hanno del brano?

E: "Carlo Antonelli opera una prima scelta dei registi che ritiene adatti per quel tipo di brano; poi lascia che siano loro - ovviamente dopo aver ascoltato il pezzo - a stendere uno story board. Io possi dire di conoscere bene solo i registi con cui ho già lavorato, come Alessandra Pescetta, Alex Infascelli, Luca Guadagnino e Paolo Carredda; negli altri casi non li interpello personalmente, e poi mi fido di Carlo e delle sue scelte. Carlo ha anche molta più esperienza di me in questo settore, vede subito quale direzione stiamo prendendo con la musica, il disco o il singolo, e in base a questo sceglie il regista più adatto a dirigermi e più vicino al nostro progetto di visione globale. Diciamo allora che si tratta di una questione di intuito e di fiducia reciproca".




KMX
: quindi si può parlare di vere e proprie "gare" per affidare la regia di un videoclip?

E: "in un certo senso si, credo di si".

KMX: Quanto c'è di tuo in un video? Ad esempio, nel video di GIFT, l'idea dei drappi è partita da te (so che ami disegnare anche abiti) o dalla regista?

E: "Alessandra Pescetta (la regista di GIFT n.d.r.) conosce bene il mio mondo. Anche per i video precedenti girati insieme (A FEAST FOR ME e CURE ME) ci siamo subito intese: per GIFT le ho chiesto di tenere delle proporzioni sbagliate, come per la gonna che si muove sotto di me. Conosce bene i miei gusti, i colori che preferisco, la luce soffusa delle candele. Lei mi dava delle indicazioni e lasciava che io poi mi esprimessi liberamente. Mi ha detto di essere un delfino, sinuosa e sognate; poi un albero e una farfalla che vola: io cerco di sviluppare queste idee. Facciamo quattro o cinque take diversi e poi, in fase di montaggio, scegliamo i migliori; in realtà è possibile che ci piacciano quelli più "contrastanti": un po' come succede in studio quando proviamo le voci e le tonalità sui pezzi, facendo delle tracce diverse ed assemblando quelle dolci alle più aggressive".

KMX: come è stato il passaggio dal modo di girare di Alessandra Pescetta a quello di Luca Guadagnino - leggi intervista su KMX - (regista di ASILE'S WORLD e LUCE (tramonti a nord-est)?

E: "Volevamo un po' cambiare e con un regista nuovo eravamo sicuri di ottenere un risultato completamente diverso dai lavori precedenti. Sono convinta che ogni tanto faccia bene cambiare. Inoltre è stata una bella sorpresa: Luca è stato geniale".




KMX: La scelta dei luoghi di Luce è stata tua, come mai? Volevi catturare l'atmosfera particolare di quei luoghi?

E: "Esattamente. Volevo catturare l'energia, la luce di quei luoghi a me così familiari. Volevo che le persone guardando il video si sentissero lì, che respirassero quell'aria e i suoi profumi. La canzone ruota intorno a quella terra, ai suoi odori e volevo che si respirassero non solo nel testo e nella melodia ma anche nelle immagini. Un giorno ho accompagnato Luca, via terra e via mare, per un sopralluogo: ne è rimasto entusiasta. Ho insistito per girare lì, ci credevo, nonostante sapessi bene che, come il disco, anche il video è un lavoro di equipe. Alla fine ho avuto ragione, la location era quella giusta e anche con la troupe si è creato un ottimo feeling. Non è come girare in studio a Milano: un luogo come quello provoca delle sensazioni diverse, ci si sente più vulnerabili e più disposti a rischiare; è come per gli animali, quando hanno fame cacciano meglio!"

KMX: L'idea delle arti marziali è stata tua o del regista? So che anche tu fai arti marziali…

E: "No, quella è stata un'idea di Luca. Lo scontro fra me e Giorgio (Pasotti il co-protagonista del video di LUCE) è opera sua; Luca sapeva anche che Giorgio Casotti era un esperto di arti marziali. Per quanto mi riguarda io sono solo all'inizio: faccio Tai-Chi; Giorgio invece è campione di WuShu. E' stato lui ad insegnarmi i movimenti giusti per il nostro incontro-scontro nel video".

KMX: So che stai lavorando ad un musical… vuoi esplorare altri generi o è una scelta che nasca dal tuo sentirti artista totale?

E: "Io amo tutte le forme di espressione. Io sono sempre disposta a collaborare a delle iniziative interessanti: la mia vita è comunicazione".

KMX: Ti piace andare al cinema?

E: "Molto, ma ci vado pochissimo e i pochi film che riesco a vedere li scelgo con molta cura".




KMX: Come scegli un film?

E: "Dal titolo, dal manifesto o da qualcosa che mi colpisce".

KMX: Preferisci il cinema italiano, quello anglosassone o quello francese?

E: "Dipende. Non ho una preferenza di stile: posso dirti che, tra gli ultimi, i miei preferiti sono AMERICAN BEAUTY, DANCER IN THE DARK e BILLY ELLIOT. Fra gli italiani mi ha intrigato L'ULTIMO BACIO per quanto non mi sembrasse affatto un film italiano. Forse non ho una conoscenza tale da cogliere le differenze tra il cinema italiano e, ad esempio, quello francese: ciò che mi colpisce in un film è la recitazione. Il cinema francese, comunque, lo trovo a volte un po' tragico e nevrotico; quello italiano, invece, è un po' seduto anche se più rotondo, familiare e coinvolgente.

KMX: Quali sono i tuoi registi preferiti?

E: "Il David Lynch di THE STRAIGHT STORY, Stanley Kubrick, David Cronenberg, anche se non mi è piaciuto molto EXISTENZ: l'ho trovato troppo estremo; preferisco un cinema più misurato".

KMX: Cosa pensi di Bjork e dei suoi video?

E: "La trovo davvero completa: alcuni dei suoi video, però, sono spesso fin troppo perfetti e freddi. Nei suoi clip lei non esce come è veramente: rimane sempre un po' distaccata. Solo in DANCER IN THE DARK è riuscita a dimostrare tutta la sua umanità".

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