|
|||
Il diradarsi di titoli appartenenti al genere "pshyco-horror" nel programma 2001 del festival di Udine già potrebbe dirsi sufficiente a suggerire come, da quelle parti, o tale tendenza è avviata all'esaurimento oppure l'evidenza di titoli davvero notevoli non è più tale. E infatti PERSONA non ha nulla (se non una sterile citazione tricologica) del grande THE RING, ma ha tutta la "strumentazione" del film horror di culto giovanilistico. In una sorta di pout-pourri kitsch sono "scocciate" insieme scene e perfino soluzioni visive cult da film come EYES WIDE SHUT, TWIN PEAKS, HALLOWEEN III senza tener conto dei continui riferimenti al college-movie americano E' incredibile notare come, dopo SPACE TRAVELERS e CROSSFIRE (non dimenticando poi l'atmosfera di SPELLBOUND) questa sia la terza pellicola giapponese a denunciare apertamente un'incredibile permeabilità alle influenze statunitensi proprio laddove, come dicevano, pur nei canoni di un genere non certo nuovo, autori come Hideo Nakata, avevano saputo trovare fantestiche soluzioni per un thriller davvero made in Japan. |
|||
Andrea DE CANDIDO |
|||
|
|||