44.Ma mostra int. del nuovo cinema
Pesaro, 21 - 29 Giugno 2008

 

di Valentina DI MICHELE

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- Intervista a Iris Martín-Peralta, curatrice di "Cine en Costrucción"

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Pesaro: nuovo cinema, strade nuove

Quarantaquattro edizioni, ma di voglia di andare avanti Pesaro ne ha ancora tanta, nonostante i troppi festival, che spuntano ogni anno come funghi, i soldi, sempre troppo pochi, la fatica.

Distinguersi equivale a sopravvivere, e la Mostra del Nuovo Cinema resta fedele a se stessa e al suo mandato, sottolinea la sua identità (ovvero la sua alterità), e percorre una via che corre verso nuove strade — e possibilmente diverse.
Nuove, come quelle del cinema tedesco contemporaneo, fatto di giovani talenti capaci di raccogliere in pochi anni tre Oscar e di far parlare di rinascita; alcuni meno noti, come i filmmaker della vivacissima ‘Scuola berlinese’ (Valeska Griesebach, Angela Schanelec, Maria Speth e Christian Petzold), altri affermati (come Philip Gröning e Romuald Karmakar).
Strade diverse, come quelle della neonata sezione Bande à part, che omaggia Jean-Luc Godard nel nome, e opere singolari e incatalogabili nei fatti, da L’ora dei forni di Solanas, a Anna: Seven Years on the Frontline di Masha Novikova, dedicato alla giornalista russa Anna Politkovskaya, o all’intenso The Prisoner/Terrorist, diario doloroso di una cupa prigionia del giapponese Masao Adachi.
A costi ridotti, gli sforzi sono immensi, e la fantasia richiesta è tanta. Eppure, sottolinea Giovanni Spagnoletti, Direttore del festival dal 2000, è fare rete che aiuta.
Perché dal fare rete arrivano i miracoli - magari piccoli, come quelli di Cine en costrucción, iniziativa nata al Festival di San Sebastián e arrivata a Pesaro attraverso i Rencontres Cinémas d’Amérique Latine di Toulouse, ma dai risultati enormi, scritti nel tessuto (filmico) dei cinque film latinoamericani che ad essa devono la vita.
Può essere rischioso essere diversi, come sanno bene il ‘nemico pubblico’ Amir Muhammad e i suoi anomali, grotteschi e insoliti film, o come le perle notturne di Dopofestival, voce della (video)arte e di un’idea alternativa dell’immagine in movimento.
Si può restare allineati alla tradizione, almeno pro-forma, ribadendo a furor di popolo che l’Evento Speciale dedicato a Dario Argento ufficializza com’è giusto l’ingresso di un innovatore (e non solo maestro di genere) nell’Olimpo degli autori.
O si può essere un’altra cosa, anche quando le apparenze ingannano, e fanno somigliare tutti i festival fra loro, anche quando l’insegna del Concorso riunisce otto film particolari - quattro orientali, tre europei (tra cui l’italiano La terramare di Nello La Marca), un sudamericano - tutti alternativi, tutti ugualmente forti.
Cercare un percorso che cammini verso il futuro senza dimenticare il passato non è un crimine: e non è un crimine essere piccoli, e orgogliosamente, testardamente diversi.

 

 

44.Ma mostra int.

del nuovo cinema
Pesaro, 21 - 29 Giugno 2008