EVENTI FFF 2004

SUCCESSO PER L' INCONTRO SULLE COLONNE SONORE


Grande successo di pubblico per l'evento che ha visto riuniti per la prima volta tutti insieme i grandi della musica italiana per il cinema.


Al Future Film Festival di Bologna si sono incontrati per la prima volta alcuni tra i maggiori compositori di musica da film italiani per parlare di cinema, di colonne sonore e nuove tecnologie applicate alla fruizione della composizione per il grande schermo in un incontro curato dal giornalista Marco Spagnoli, curatore del Progetto Dvd - l'associazione che ai primi di febbraio consegnerà i premi per i migliori Dvd italiani. Paolo Buonvino (L'ultimo bacio, Ricordati di me), Andrea Guerra (Le fate ignoranti, La finestra di Fronte), Pivio e Aldo De Scalzi (El Alamein, CasomaI), Ezio Bosso (Io non ho paura), Riccardo Giagni (L'ora di religione, Buongiorno notte) e Claudio Simonetti (autore delle musiche dei film di Dario Argento e dell'ultimo Il cartaio) hanno raccontato di fronte ad un pubblico divertito e interessato la loro grande passione per la composizione per il grande schermo. Un amore solido che vive, però, di luci e di ombre: "Anche in rapporti felici e fortunati, alle volte, si deve faticare un po' per aiutare il regista nelle sue scelte," spiega Giagni, cui ha fatto eco Buonvino notando come semmai le eventuali difficoltà vengano dal rapporto con i produttori che investono nell'acqusizione di brani non originali con un utilizzo marginale e non nel dare più tempo per lavorare: "Un paragone con il cinema americano è impossibile. Non abbiamo i budget e il tempo è molto ridotto".
Claudio Simonetti che con Dario Argento per Il cartaio è andato addirittura sul set per sviluppare la colonna sonora avverte di come sarebbe necessario puntare alla realizzazione di versioni finali diverse destinate al pubblico delle sale e a quello del mercato televisivo. "L'audio," ­ dice l'autore del tema di Profondo Rosso ­ "richiede oggi una cura diversa per chi può vedere il film con la massima qualità e per chi può seguirlo su televisori normali".
Ezio Bosso, musicista di impostazione classica, ha evidenziato come l'esplorazione artistica del rapporto tra lo spazio e il suono, sfruttato dalle nuove tecnologie digitali risalga addirittura alle composizioni del diciannovesimo secolo. "Come nel caso di Mahler in cui ­ nella 1° sinfonia ­ il corno inglese suona dal foyer".

"La figura del montatore è determinante," spiega Andrea Guerra vincitore del David di Donatello per La finestra di fronte: "Alle volte sarebbe auspicabile che fossero più coraggiosi e anche preparati all'utilizzo della nuova tecnologia".

Lapidaria la conclusione dei genovesi Pivio & Aldo De Scalzi: "Nel nostro lavoro incontriamo essenzialmente due problemi: potere identificare un tema musicale interessante e gestire i rumori di fondo. Sarebbe bello potere collaborare alla realizzazione di un film anche in questi dettagli tecnici".

 

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