biografilm festival 2009

quinta edizione
Bologna, 10 - 15 Giugno 2009

 

di Carola Moscatelli

> Questa edizione, di Luciana Apicella

> Recensioni

Premessa: la cinematografia documentaria è un’amante difficile da gestire. Si rischia sempre di incappare in una storia torbida di gibbosi zebù o in un montaggio e una fotografia da rete televisiva americana. In mezzo ci sono delle perle, che non sempre hanno la possibilità di uscire da un circuito commerciale che vede il film documentario come fumo negli occhi (o prodotto poco remunerativo, che è un po’ la stessa cosa).
Il Biografilm festival di Bologna, che si è appena concluso, cerca di inserirsi proprio in questo margine: presenta biopic, che in buon numero sono documentari, e da’ a noi appassionati, ogni anno, la possibilità di vederli comodamente in sala, ben sottotitolati.

Uno dei grandi ospiti d’onore quest’anno è un mio personalissimo mito: Julian Temple è conosciuto soprattutto per Absolute beginners, il film più costoso della storia del cinema britannico, e per Le ragazze della terra sono facili, famoso per essere stato uno dei primi ruoli da protagonista di Geena Davis, ma per chi è appassionato di musica rock inglese è soprattutto l’autore di The great rock and roll swindle (1980, tradotto come la grande truffa del rock and roll), nel quale Malcom Mc Laren, manager dei Sex Pistols, racconta le origini della band in maniera non proprio lusinghiera.
In qualche modo sembra che da allora Temple abbia voluto essere il testimone oculare ufficiale della musica leggera inglese e del modo in cui attraverso la musica la società inglese sia cambiata: il sopracitato Absolute Beginners (1986) racconta il passaggio tra gli anni '50 del modern jazz ai '60 prima dei Beatles. Trattandosi di un musical, Temple ha voluto che i protagonisti di questa storia fossero dei cantanti piuttosto noti all'epoca (Patsy Kensit, Sade, e soprattutto David Bowie); "Glastonbury" (2005) che è un po' il suo "Sigfrido" data la lunghissima gestazione, è il racconto della genesi e della trasformazione dell'omonimo festival britannico, da raduno di hippie a mega-concerto annuale con tutto il meglio della scena musicale britannica; "The future is unwritten-Joe Strummer" (2008), commovente ricordo del frontman dei Clash, dall'infanzia come figlio di un diplomatico, alla morte prematura nel 2002; "The filth and the fury" (2000), che è la risposta dei Sex Pistols alle accuse mosse dal loro mentore vent'anni prima; e l'ultimo "The liberty of Norton Folgate", che è stato presentato proprio al Biografilm in anteprima internazionale, ed è una sorta di musical a basto costo, basato sull'ultimo lavoro dei Madness, un inno alla Londra della working class che è stata spazzata via dalla capitale della finanza.
Oltre a questo Temple ci ha regalato l'anteprima di un lavoro che sta facendo sempre con i Sex Pistols: probabilmente influenzato dal lavoro coi Madness, ha proposto ai componenti del gruppo un viaggio nella città e nei suoi cambiamenti. Per cui, fuori programma, ho potuto fare un tour della città con Johnny Rotten come guida turistica. Personalmente, un gran bel regalo.

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Bologna, 10 - 15 Giugno 2009