biennale danza 2007

Nigel Charnock e gli “Stupid men”

 

di Samanta SONSINI


ILARITà ed ironia.

Nigel Charnock

Multiforme e poliedrico, Nigel Charnock porta alla Biennale di danza contemporanea di Venezia i suoi “Stupid Men” che invadono con energia travolgente il palcoscenico, la platea, il fondo della sala, le gradinate, ed anche le poltrone degli stessi spettatori che, incuriositi, assistono ad un a performance in cui la parola d’ordine è improvvisazione. In questa atmosfera all’insegna della comicità, tutto può succedere. Con la complicità di Adrian Howells, Mike Winter, e Robin Dingemans, tre danzatori e attori già maturi, Charnock mette in scena un Eros ricco di ilarità ed ironia, in un mix che non può non coinvolgere chi sta a guardare.


Gay o etero, magro e grasso, alto o basso, uomo o donna, sono le coppie di opposti che animano le azioni dei quattro uomini che, tra una sequenza danzata e l’altra, assalgono il pubblico impossessandosi temporaneamente dei loro oggetti per trasformarli, attraverso un uso improprio, irriverente ma soprattutto molto divertente, in veri propri oggetti teatrali. Cappellli, occhiali, biciclette, ma soprattutto forza fisica e corpo portati all’estremo delle loro forze, portati al limite di esaurimento dell’energia. Una fisicità prorompente su cui si gioca e con cui ci si diverte, perché per Nigel Charnock e i suoi tre danzatori l’Eros è qualcosa di leggero, che può essere discorso serio ma non per questo non deve divertire, un Eros sicuramente legato al corpo ed all’energia che questo produce, ma, come sa fare la migliore comicità, senza mai cadere nella volgarità e nello squallore; un Eros che sa essere anche intimo, dolce ed affettuoso.


Ciò che emerge dalle loro improvvisazioni è un rapporto con la sessualità pulito e sereno, che non ha bisogno di nascondersi, qualunque tipo di sessualità esprima, omosessuale o eterosessuale che sia. Si tratta dunque di una sessualità che si esibisce ma non crea imbarazzo. Un gioco degli opposti in cui tutto è accettato e vissuto con grande apertura mentale.
Uno spettacolo che sa ironizzare sul presente, che sa creare distensione anche faccia a faccia con tematiche scottanti che di continuo fanno discutere.
Charnock trasmette la forza dell’ironia, quella forza che permette di abbattere le barriere. Oggi gli schemi rigidi e quadrati non hanno un luogo dove esistere.
 

::: 1 >> :::