F A R E A S T F I L M - 5
 la più grande vetrina mondiale dedicata al cinema asiatico
Udine, 24 aprile - 01 maggio 2003

Comunicato stampa - 35 mila spettatori e oltre 600 accreditati: bilancio-record per «Far East Film 5»!

UDINE - Parlare di record, tracciando il bilancio finale di Far East Film, è ormai diventata una solidissima tradizione. Ma parlare di record quest´anno, l´anno dell´ombra nera chiamata Sars e delle polemiche anti-Festival accatastate giorno per giorno, assume un valore completamente diverso: all´enorme soddisfazione degli organizzatori, infatti, va aggiunto il legittimo orgoglio di un´enorme vittoria sulla quale pochi avrebbero scommesso. A cominciare, purtroppo, dagli stessi udinesi...

 

E il termine «orgoglio», appunto, ha segnato ufficialmente l´intervento conclusivo di Sabrina Baracetti, Presidente del Centro Espressioni Cinematografiche, mentre giovedì sera salutava e ringraziava lo splendido pubblico di questa quinta edizione (già considerata una delle migliori dalla stampa internazionale): «Finché ci sarete voi, ci sarà pure Far East Film».

Un «voi» che, tradotto in cifre, significa qualcosa come 35 mila spettatori distribuiti al Teatro Nuovo nell´arco di 8 giornate (una in meno del solito, per banali ragioni di calendario)!

L´ennesimo e straordinario record, come dicevamo, che si raddoppia perentoriamente toccando il maggior numero di accreditati mai presenti alla manifestazione: oltre 600, da mezzo pianeta, suddivisi tra giornalisti, critici, studenti di cinema, esperti, addetti ai lavori, semplici "curiosi".
E se Far East Film 5 ha dovuto rinunciare a moltissimi ospiti abituali, cioè agli artisti e ai consulenti il cui domicilio si trova nelle tristemente note «zone a rischio», l´atmosfera è stata comunque la solita (inconfondibile) atmosfera di festa: 52 proiezioni in totale, dal mattino a notte fonda, senza poi dimenticare gli incontri pomeridiani e le coloratissime appendici notturne nei locali della città...
Una robusta iniezione d´ossigeno per l´immagine pubblica di Udine, insomma, ancora una volta invidiata e ammirata roccaforte occidentale del cinema asiatico. Cinema che, secondo i voti dell´immancabile «Audience Award», ha visto brillare Hong Kong, Giappone e Corea del Sud, rispettivamente con il magnifico poliziesco Infernal Affairs di Andrew Law & Alan Mak (incoronato, a furor di popolo, miglior film), con l´intenso Shangri-La dell´ex ragazzaccio Miike Takashi e con il delizioso The Way Home di Lee Jeong-hyang. Consensi massicci, ovviamente, hanno poi accompagnato lo strepitoso PTU di Johnnie To (il vecchio amico di Far East, ricordiamo, ha inviato un affettuoso video-messaggio da Hong Kong) e l´irresistibile black-comedy OUT del giapponese Hirayama Hideyuki.
Proprio dal Sol Levante, del resto, sono forse arrivati i raggi di luce più sorprendenti dell´edizione 2003: il secondo posto di Miike Takashi ha fatto rima con la presenza al Festival dello stesso Hideyuki e del grande maestro Ishii Teruo, titolare di una ricca e applaudita retrospettiva-tributo, dimostrando che il «lontano Oriente» è davvero un universo ancora tutto da esplorare...
 

i precedenti comunicati


L’edizione 2003 in cifre
 

Hong Kong 10 titoli
Corea del Sud 11 titoli
Mainland China 6 titoli
Giappone 8 titoli
Filippine 1 titolo
Thailandia 1 titolo
Taiwan 1 titolo
Singapore 1 titolo
Tribute to Ishii Teruo: The King of Cult 6 titoli
The Golden Age of Korean Cinema: Seven Directors 7 titoli
 

Ufficio Stampa/Far East Film 5
Gianmatteo Pellizzari e Max Mestroni
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