Comunicato stampa - 35 mila spettatori e oltre 600 accreditati:
bilancio-record per «Far East Film 5»!
UDINE - Parlare di record, tracciando il bilancio finale di Far East
Film, è ormai diventata una solidissima tradizione. Ma parlare di record
quest´anno, l´anno dell´ombra nera chiamata Sars e delle polemiche
anti-Festival accatastate giorno per giorno, assume un valore
completamente diverso: all´enorme soddisfazione degli organizzatori,
infatti, va aggiunto il legittimo orgoglio di un´enorme vittoria sulla
quale pochi avrebbero scommesso. A cominciare, purtroppo, dagli stessi
udinesi...
E il termine «orgoglio», appunto, ha segnato ufficialmente l´intervento
conclusivo di Sabrina Baracetti, Presidente del Centro
Espressioni Cinematografiche, mentre giovedì sera salutava e ringraziava
lo splendido pubblico di questa quinta edizione (già considerata una
delle migliori dalla stampa internazionale): «Finché ci sarete voi, ci
sarà pure Far East Film».
Un «voi» che, tradotto in cifre, significa qualcosa come 35 mila
spettatori distribuiti al Teatro Nuovo nell´arco di 8 giornate (una in
meno del solito, per banali ragioni di calendario)!
L´ennesimo e straordinario record, come dicevamo, che si raddoppia
perentoriamente toccando il maggior numero di accreditati mai presenti
alla manifestazione: oltre 600, da mezzo pianeta, suddivisi tra
giornalisti, critici, studenti di cinema, esperti, addetti ai lavori,
semplici "curiosi".
E se Far East Film 5 ha dovuto rinunciare a moltissimi ospiti abituali,
cioè agli artisti e ai consulenti il cui domicilio si trova nelle
tristemente note «zone a rischio», l´atmosfera è stata comunque la
solita (inconfondibile) atmosfera di festa: 52 proiezioni in totale, dal
mattino a notte fonda, senza poi dimenticare gli incontri pomeridiani e
le coloratissime appendici notturne nei locali della città...
Una robusta iniezione d´ossigeno per l´immagine pubblica di Udine,
insomma, ancora una volta invidiata e ammirata roccaforte occidentale
del cinema asiatico. Cinema che, secondo i voti dell´immancabile
«Audience Award», ha visto brillare Hong Kong, Giappone e Corea del Sud,
rispettivamente con il magnifico poliziesco
Infernal Affairs di
Andrew Law & Alan Mak (incoronato, a furor di popolo, miglior film), con
l´intenso Shangri-La
dell´ex ragazzaccio Miike Takashi e con il delizioso
The Way Home di Lee
Jeong-hyang. Consensi massicci, ovviamente, hanno poi accompagnato lo
strepitoso PTU di Johnnie To (il vecchio amico di Far East, ricordiamo,
ha inviato un affettuoso video-messaggio da Hong Kong) e l´irresistibile
black-comedy OUT del giapponese Hirayama Hideyuki.
Proprio dal Sol Levante, del resto, sono forse arrivati i raggi di luce
più sorprendenti dell´edizione 2003: il secondo posto di Miike
Takashi ha fatto rima con la presenza al Festival dello stesso
Hideyuki e del grande maestro Ishii Teruo, titolare di una ricca e
applaudita retrospettiva-tributo, dimostrando che il «lontano Oriente» è
davvero un universo ancora tutto da esplorare...
i precedenti comunicati
L’edizione 2003 in cifre
Hong Kong 10 titoli
Corea del Sud 11 titoli
Mainland China 6 titoli
Giappone 8 titoli
Filippine 1 titolo
Thailandia 1 titolo
Taiwan 1 titolo
Singapore 1 titolo
Tribute to Ishii Teruo: The King of Cult 6 titoli
The Golden Age of Korean Cinema: Seven Directors 7 titoli
Ufficio Stampa/Far East Film 5
Gianmatteo Pellizzari e Max Mestroni
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