Il cinema del lontano Oriente si caratterizza, oltre che per l'elevata
qualità media dei suoi prodotti e per la costante innovazione dei mezzi
espressivi, anche per una varietà di stili e di contenuti che riesce nell'impresa
di "accontentare" diversissime tipologie di cinefili/critici/semplici
appassionati/addetti ai lavori. La forbice aperta tra il "neorealismo"
[una volta] pieno d'immaginazione visiva della cinematografia cinese d'inizio
anni Novanta - JU DOU, LANTERNE ROSSE - e la spettacolarità colta di Hong
Kong, oggi non è più tale, perché la distanza tra questi due estremi è
stata riempita dalle più varie categorie di film, sempre più contaminati
a dimostrazione del fatto che eventi di natura politico-culturale di questo
ultimo decennio hanno contribuito, forse definitivamente, a portarci a
ridosso di una cultura [soprattutto visiva] molto più ricca, oggi come
oggi, della nostra.
Gabriele FRANCIONI |