LE FATE IGNORANTI
di Ferzan Ozpetek
con Margherita Buy, Stefano Accorsi,
Serra Yilmaz e Andrea Renzi



Ovvero il primo film italiano di Ozpetek, dopo IL BAGNO TURCO che analizzava il difficile contatto tra oriente ed occidente ed HAREM SUARÉ, dove il cineasta risale alle radici della cultura e delle tradizioni turche che ha voluto abbandonare per stabilirsi definitivamente in Italia. A suo modo, però, anche LE FATE IGNORANTI è un film autobiografico: l'ambientazione è il quartiere di Roma dove Ozpetek vive da tempo, i personaggi ricalcano quella coloritura popolare tipica dei quartieri più vivaci delle città italiane. Infatti l'intreccio ruota intorno ad una comunità di gay e travestiti, una famiglia allargata, chiassosa e divertente, dove non contano i rapporti di sangue quanto quelli d'amicizia ed amore. La dimostrazione di come la vera famiglia, nella vita, è solo quella che uno si sceglie, sono le persone che ti fanno sentire veramente "a casa".
Il film si conclude con delle gustose immagini della Gay Pride, dove il cast si cimenta in balletti nella schiuma e performances canore: "Volevo mostrare - sottolinea Ozpetek - che la vita dei personaggi e della comunità continua anche dopo il film. Mi sono divertito moltissimo durante le riprese, l'atmosfera era quella di un gruppo di amici che si ritrovano per far festa". E questo aspetto traspare particolarmente nel film, sebbene le situazioni dei personaggi non siano sempre positive: Un uomo felicemente sposato muore per un improvviso incidente.
La moglie (Margherita Buy) scopre che il marito aveva un amante (Stefano Accorsi) ed oltre al dolore della perdita, capisce che il marito aveva una doppia vita e che, forse, la sua vera famiglia era altrove. Il senso di straniamento della donna è suggerito sin dalle prime inquadrature, ambientate in un museo d'Arte antica, fra le statue a pezzi di un mondo incantato, che ormai appartiene solo al passato. Qui la protagonista viene raggiunta dal marito che finge di corteggiarla come se fossero due sconosciuti: un'amara anticipazione di quello che verrà dopo. La morte del marito catapulta la donna in un mondo che non conosceva e da cui è dolcemente attirata ed assorbita.
Il centro di questo mondo è la difficile relazione con l'amante del marito, un Stefano Accorsi meravigliosamente aggressivo e fragile al tempo stesso: uniti dall'amore per una persona scomparsa e, forse, da un affetto inaspettato che nasce dall'apertura verso realtà diverse dalla nostra. Il film è anche un inno alla tolleranza e all'amore, perché " nella vita puoi avere preferenze sessuali, ma non sentimentali". Le fate ignoranti sono proprio quelle persone che, in un modo o nell'altro, ti cambiano la vita, se sei disposto ad ascoltare la loro vocina impertinente.


Elena SAN PIETRO




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