MY SWEET HOME
di Filippos Tsitos
Questa deludente pellicola tedesca racconta la crisi da andropausa di
un americano a Berlino, in bilico tra un matrimonio con una tedesca ed
il ritorno in America. La storia è ambientata in una fumosa birreria dove
gli avventori si ritrovano a fronteggiare fallimenti personali, crisi
di identità e quotidiani squallori.
L'intento del regista era sicuramente quello di riflettere sulla condizione
di Berlino, nel caos post-riunificazione, attraverso uno spaccato di vita
locale dove s' incontrano diverse culture ed esperienze: il quadro generale
non è sicuramente positivo.
Il tema è interessante, ma i personaggi non sono per niente convincenti,
sembrano figurine ritagliate a caso su un giornale, sono incoerenti, irritanti
e lo spettatore fatica a provare un minimo senso di empatia verso di loro.
Elena SAN PIETRO
berlinale
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