Chris (Rhys Meyers), un ex tennista che si guadagna da vivere dando lezioni
private ai rampolli dell’alta borghesia londinese, sposa la ricca Chloe (Mortimer).
Entrerà così a far parte della ricca azienda di suo suocero. Ma l’incontro
con Nola (Johansson), la provocante fidanzata americana di suo cognato,
rischierà di mandare all’aria tutto.
Allen non rivoluziona, semplicemente torna al suo registro più serio. Il
film rischia di perdersi, anzi, proprio quando tenta strade già battute. Per
il resto, può essere considerato l’ennesima vetta della filmografia
alleniana, grazie ad un equilibrio più unico che raro fra umorismo e dramma:
grazie al sottotesto filosofico riguardante il rapporto fra fortuna e libero
arbitrio, infatti, stavolta gli accenti farseschi svolgono non solo il
compito di dissacrare, ma anche di orientare la narrazione, imprimendole
sorprendenti virate. Bravi tutti gli attori: la Johansson, sexy e disperata,
sembra un’altra persona rispetto a LOST IN TRANSLATION, ma anche Rhys Meyers
si dimostra perfettamente all’altezza della situazione dando vita a una
figura inquietante a metà strada fra Mr Ripley e Raskolnikov.
La conferenza stampa
Voto: 28/30
05:01:2006 |