663114

di Isamu Hirabayashi
animazione

  di Paola Alioto

 

28/30

 

L'urgenza e la necessità di portare sullo schermo la tragedia avvenuta a Fukushima l'11 marzo 2011 si fa obbligo morale – così come lo è stato per Sono Sion con Himizu – anche nell'opera di Hirabayashi Isamu. Il regista, famoso per essere il creatore di spot che sono stati presentati come cortometraggi nei festival di tutto il mondo, “anima” la storia di un cicala (“Sono la cicala del sessantaseiesimo anno. Ogni sessantasei anni torno sulla terra per liberarmi dal mio guscio, fare bambini e poi morire”), alle prese con le grandi calamità che hanno colpito il Giappone: il terremoto, lo tsunami e l'incidente nucleare.

663114 si dimostra un corto che, in soli 7 minuti, condensa al suo interno i sentimenti di paura, di spaesamento e il senso di distruzione che dall'11 marzo aleggia sulla terra nipponica. Anche qui, come in Himizu, alla fine prevale un messaggio di speranza, una nota di ottimismo: la cicala non muore; al contrario, seppur con estrema fatica, continua ad arrampicarsi sempre più in alto, verso il monte Fuji, perchè “è bello vivere su questa terra” e non si può morire senza avere prima agito!

 

08:09:2011