XXXVIII PESARO FILM FESTIVAL
conferenza stampa di presentazione



"Se ieri l'Italia fosse stata eliminata dai mondiali, io avrei tifato Spagna", con queste parole Giovanni Spagnoletti, direttore della XXXVIII Mostra internazionale del Nuovo Cinema - che si svolgerà a Pesaro dal 21 al 29 giugno - ha aperto la conferenza stampa di oggi (vedi foto sotto). Infatti quest'anno una sezione importante del festival è interamente dedicata al cinema spagnolo (Cinema in Spagna oggi), soprattutto degli anni novanta, con i 20 film più rappresentativi dei nuovi orientamenti di questo Paese. In effetti, la Spagna negli ultimi anni sta mostrando di possedere grandi talenti: "Il cinema spagnolo è uno dei più moderni" - continua Spagnoletti - "Infatti, non essendoci stati in Spagna dei grandi padri, non c'è una tradizione da superare. Perciò è una punta di diamante per capire cosa succederà alle varie cinematografie europee".



La sezione Cinema in piazza, invece, presenta nove pellicole provenienti da varie parti del mondo (Messico, Spagna, Argentina, Usa, Giappone, Corea del Sud) che verranno proiettate nella piazza principale di Pesaro in anteprima nazionale. L'Italia sarà presente con lo splendido film di Roberta Torre, ANGELA.
E sempre con un occhio al cinema europeo è stata pensata anche Docs in Europe, la sezione dedicata ai documentari, che comprenderà una selezione prestigiosa di documentari restaurati, appartenenti a periodi e paesi diversi e considerati particolarmente rappresentativi di un'epoca o di una tradizione.
Una sezione a parte sarà dedicata ai mediometraggi, con pellicole provenienti da tutte le parti del mondo (60 + o -) e un'altra alle opere in video (Proposte video) con un omaggio al documentarista eschimese Zacharias Kunuk.
Oltre a questo, ci sarà un omaggio al regista svizzero Daniel Schmid, mentre le retrospettive saranno dedicate a Alain Fleischer (Francia) e Jay Rosemblatt (U.S.A.).



L'evento speciale sarà invece tutto italiano, con la retrospettiva completa dell'opera di Ettore Scola (nella foto).
"Ho l'impressione di aver sempre fatto lo stesso film, per tutti questi anni", così esordisce Ettore Scola in occasione della conferenza stampa della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, che dedica al regista l'evento speciale di quest'anno. "E' come quando da bambini ricopiavamo il compito in bella copia. In ogni mio film nuovo ci ho sempre ritrovato qualcosa del precedente, come se ci fosse un unico filo conduttore".
Ma Scola ha anche aperto una polemica sulla scelta di dedicare a lui questo evento: "Gli omaggi sono comunque malinconici. Sarebbe meglio aprire degli spazi ai registi che sono all'inizio della loro carriera, per sensibilizzare nei loro confronti il pubblico e la critica" - e continua - "gli omaggi agli anziani sono leciti, ma non allegri. Perciò andrò a Pesare ma senza molta allegria".
Peccato, perché il festival di Pesaro ha messo in cartellone davvero tutti i lavori di Scola, compresi quelli meno conosciuti e popolari. E i nuovi registi, a cui è certamente necessario aprire degli spazi, hanno anche bisogno di "guardare" i grandi, per imparare da chi prima di loro è riuscito nell'intento di raccontare una storia, una generazione, un mondo.

Francesca MANFRONI
15 - 06 - 02



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