61.mo festival del film

Locarno, 06 - 16 Agosto 2008

 

di Keri GONZATO

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out of competition:

tre cortometraggi

Locarno meets Gennevilliers

 

La collaborazione nata quest´anno tra il Festival e il teatro parigino di Gennevilliers ha regalato a Locarno tre interessanti cortometraggi.

Il teatro di Gennevilliers, dando carta bianca al regista giapponese Aoyama Shinji ed ai francesi Jean-Paul Civeyrac e Pascal Rambert, porta sullo schermo
tre sguardi diversi sulle difficoltà di essere un giovane oggi.

 

"Le petit chaperon rouge" di Aoyama Shinji: Interpretazione in chiave urbana della celebre fiaba. Questo corto inscena una ragazza con le snickers rosse che, abbandonato il tradizionale cestello con i dolci, si muove nella foresta-città con una pistola nello zaino. La pistola però non serve a proteggerla visto che il pericolo maggiore viene dai suoi propri demoni. Un incontro speciale le permetterà di imparare a dissociare l´idea della vita da quella della lotta. La fotografia, caratterizzata da un semplice estetismo, rispecchia il gusto essenziale del regista in questo corto filosofico disseminato di richiami simbolici. 28/30

"Malika s´est envolée" di Jean-Paul Civeyrac: Storia delicata di tre solitudini. Accostando tre giovani adulti il regista esplora temi diversi come l´amore, l´attulitá politica legata all´immigrazione e il mal di vivere dei giovani. La pellicola corre su un doppio binario che contrappone le giornate di Nicolas e Marc, illuminate da un sole appannato e sempre uguali , alle notti oscure ma molto vitali che rappresentano il mondo degli immigrati del quale fa parte Malika. Quando Marc si innamora di Malika le due realtà si toccano ma l´illusione di far incotrare davvero questi due mondi dura poco. Nicolas fugge a Toronto dove trova soltanto una solitudine ancora più grande. Marc invece poco a poco trova se stesso. Diretto con cura questo corto colpisce nel segno proponendo una riflessione articolata e profonda. 29/30
 

"Avant que tu reviennes" di Pascal Rambert: Titolo dall´ironia amara per questo corto che inscena un gruppo di giovani riuniti in una discoteca pochi giorni dopo il suicidio di un amico. Notte oscura, anime perdute che si agitano ai ritmi frenetici della tecno, illuminate soltanto dai flash artificiali dello strobo. Montaggio rapido, dai tagli crudi e stridenti. Corpi che si cercano e si rifuggono. Droga e sesso per cercare inutilmente di sfuggire al dolore che invece penetra sempre piú profondo nei corpi dei protagonisti e nel tessuto del film. 28/30
 

 

61.mo festival del film

Locarno, 06 - 16 Agosto 2008