FINAL
FANTASY - THE SPIRITS WITHIN
L'attessissimo
film interamente digitale, se non fosse per le voci, prestate nondimeno
che da famosi attori hollywoodiani, ha inaugurato il Film festival
di Locarno in piazza Grande, anno 2001. Finita, prima che la pioggia
provocasse un fuggi fuggi di 7000 spettatori, questa cooproduzione
giapponese e americana da milioni di dollari e di quattro anni di
lavorazione, è stata di alto intrattenimento scenico, con degli
effetti speciali che andrebbero visti in 3D. In particolare i "phantom"
dalle mille forme, dalla trasparenza a medusa e dallo spirito ambiguo,
sono i veri protagonisti della versione cinematografica del famoso
videogioco interattivo omonimo. Benchè gli attori mostrino atteggiamenti
più plastici e umani e recitino tanto bene quanto una vasta gamma
di attori in carne ed ossa, il cartoon più innovativo del mondo
è scarso dal punto di vista lessicale e metaforico. Chi riesce ancora
a sopportare la cataclitica (auto)distruzione dell'uomo recuperabile
solo in extremis da una manciata di eroi dalla faccia occidentale?
Qualche parentela tematica con "Il quinto elemento" e una reminescenza
psico-fantastica con "La sfera" è un obliquo spunto di riflessione
per quest'opera, che si sarebbe anche potuta inserire nella retrospettiva
del cinema asiatico in America, in mostra a Locarno, come l'ultimo
frutto di un'evoluzione storico-culturale.
25/30
Recensione di Daniela Kappler
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