GENOVA FILM FESTIVAL
Genova, 30 giugno - 06 luglio

Multisala America

Genova 03/07/03

È iniziato oggi il concorso nazionale per corto e medio metraggi che si tiene durante questa sesta edizione del Genova Film Festival. Al concorso partecipano 26 film, scelti tra i quasi 500 pervenuti all'"Associazione Culturale Cinematografica Daunbailò" che ha organizzato il premio. Il concorso è diviso in due distinte sezioni, una per la fiction ed una per i documentari, in entrambi i casi vi sarà un vincitore che verrà premiato con ripettivamente 2500 e 1200 metri di pellicola Kodak 35 mm.
Abbiamo questo pomeriggio assistito alla proiezione dei primi otto corti, tutti appartenenti alla sezione fiction. I lavori sono apparsi tutti di un buon livello e sarà arduo il compito della giuria, composta dall'attrice Anna Bonaiuto, dal critico Oreste de Fornari, dall'attore Ignazio Oliva e dallo sceneggiatore di fumetti Giancarlo Berardi, di stabilire chi tra loro sia il più meritevole.
Tra tutti i lavori visti spiccano senz'altro ROSSO FANGO per la qualità tecnica, UNA SECONDA OCCASIONE per l’originalità del soggetto, e RAPINA come godibilità dell'insieme.

Vediamoli nel dettaglio.

ROSSO FANGO

di Paolo Ameli (35 mm, 10'): racconta un episodio vero avvenuto durante la prima guerra mondiale e che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'umanità, la fine del corto lascia a bocca aperta, soprattutto quando si legge nei titoli di coda che è tutto vero. Questo film è stato realizzato con un supporto tecnico di buona qualità, la qualità nella resa dell'ambiente (una trincea in pieno svolgimento di una battaglia) è stata aiutata da una serie di effetti grafici di un buon livello e da un audio Dolby Digital decisamente coinvolgente.

UNA SECONDA OCCASIONE

di Anselmo Talotta (35mm, 13'): un soggetto sarcastico ed originale con finale a sorpresa, un giovane che si toglie la vita e che, davanti ad un informatizzato addetto alla ricezione delle anime, ottiene la possibilità di tornare sulla terra per godersi ciò a cui altrimenti avrebbe rinunciato, solo che....
Film girato molto bene, con una giusta scelta di tempi ed una recitazione essenziale e precisa, essenziale anche la scenografia, la casa del giovane (molto curata) e la reception delle anime che consta di una scrivania immersa nel nulla. La scena è tenuta bene dai due attori che svolgono egregiamente il loro ruolo.
 

RAPINA

di Ivan Polidoro (35mm, 18'30"): il soggetto in questo caso è meno originale, ci troviamo di fronte a tre ladruncoli napoletani piuttosto male in arnese. Quello che colpisce è la fluidità del film, che diverte dall'inizio alla fine creando una serie di situazioni comiche e paradossali che , grazie all'ottima regia e recitazione dei protagonisti, strappano un sorriso senza diventare mai "stupide".

 

 

Genova 04/07/03

Al centro del festival anche oggi la proiezione dei corti in concorso per il premio nazionale che hanno confermato la buona qualità media delle opere in gara. Vediamo nel dettaglio i film che sono risultati essere più interessati ed apprezzati dal pubblico in sala.

Heterogenic

di Raimondo Della Calce e Primo Dreossi (Betacam, 9'). L'unico film di animazione presente nel programma del concorso ha dimostrato di essere all'altezza della situazione, il soggetto è risultato sufficientemente intrigante e l'esecuzione decisamente professionale, realizzato interamente in computer grafica tridimensionale ha fatto vedere come la passione, unita ad una grande professionalità degli autori, possa far ottenere risultati che si crederebbero possibili solo con un grande spiegamento di mezzi. Della Calce ci ha raccontato come per realizzare questi nove minuti di immagini siano stati necessari due anni di lavoro, che hanno comunque portato ad un ottimo lavoro, che è valso, oltre alla selezione per il concorso ed al buon successo in sala, alla proposta da parte di un produttore di realizzare un lungometraggio con gli stessi personaggi.

Santre

di Guglielmo Favilla ed Alessandro Izzo (MiniDV, 16'). Storia di gangsters, di pupe, di pistole, di rapine, di sangue.... il tutto realizzato con perfetta ironia, in un gioco di parole, nomi, equivoci al limite dell'assurdo, dal gruppo dei licaoni (www.licaoni.it), presenti oggi in sala, che hanno ricevuto una vera ovazione di applausi, sia al termine della proiezione che quando sono stati presentati al pubblico.

La gara di salto sulle uova

di Enrico Iacovoni (MiniDV, 20') Cortometraggio realizzato a settembre dello scorso anno per il festival di S. Vincent, il quale prevede un tempo di lavorazione totale del film di cinque giorni. Il regista ci ha raccontato le difficoltà incontrate nel dover girare tutto in così poco tempo (utilizzando tutte le ventiquattro ore dei giorni a disposizione), nonostante lui sia un "veterano" avendo partecipato alla kermesse valdostana anche l'anno precedente. Il corto narra la storia dell'incontro tra un ragazzo ed una ragazza, lui è un po' sfigato, lei è molto bella, etc. niente di originale? Beh in effetti il soggetto non ha riservato grosse sorprese, ma la sceneggiatura di Stefano Sardo e soprattutto la regia di Iacovoni hanno reso molto piacevole la visione del film.

Una nota dolente nella sezione documentari è stato il film

Korea prioritaria

di Gustav Hofer (Betacam, 45'), decisamente troppo lungo e noioso. Interessante il soggetto, l'autore ha fatto una serie di interviste a Koreani che vivono in Italia, chiedendogli di ricordare qualche cosa della loro terra ed infine gli ha fatto compilare una cartolina che lui stesso sarebbe andato a consegnare (da qui il titolo, che nella grafica riprendeva un francobollo di posta prioritaria) utilizzandola come scusa per riprendere diverse parti della Korea e commentando con le immagini dei luoghi le parole dell'intervistato. Purtroppo la realizzazione non è stata all'altezza del soggetto e, come detto, si è rivelata troppo lenta e difficile da seguire con interesse.
 

 

::: IL PROGRAMMA :::
 

dal nostro inviato

Alberto COCCOLI