x future film
festival
|
|
|
una panoramica sulle nuove tecnologie
Il Future Film Festival, non è solo un concorso ma una panoramica sul mondo dell’animazione contemporanea e sulle nuove tecnologie in cui sono stati presentati una ventina di film fuori concorso, provenienti da tutto il mondo, Giappone of course, ma anche Taiwan, Cina, Spagna Svizzera e Usa. Non si può non parlare tra questi proprio di una produzione serbo americana: Film Noir, a cui va la mia menzione speciale... Un mondo dove i colori vanno dal grigio al nero e il sangue è rosso. Siamo a LA, e dove sennò? Un uomo morto, accanto a lui forse l'assassino che inizia a raccontarci la sua storia proprio da dove partiamo noi, perché lui come noi non ha memoria. Cercando di districarsi tra mille misteri, primo tra tutti quello dello specchio in cui non si riconosce, scoprendosi una persona malvagia e spregevole, il nostro uomo è rincorso da un invisibile poliziotto e da una banda di super armati brutti ceffi. Intanto riesce pure a gingillarsi con tutte le donne che gli capitano a tiro. Trovate divertenti e caustiche, battute nere e dialoghi brillanti, una storia fatta di passaggi in avanti e indietro continui mai banale e ben costruita, un finale che non delude, e un omaggio al noir, una gran bella sorpresa insomma.
Film noir certo appartiene a una frangia molto diversa da quella che conosciamo dell’animazione americana, ma parlando di nuove tecnologie nell’animazione e non, di certo non ci si può dimenticare della Pixar. è stato presentato in anteprima il nuovo corto dello sceneggiatore di Ratatuille, Jim Capobianco: Your friend the rat. Sempre di topi trattasi, ma non più creati con grafiche che tendono al realismo, bensì tornando a puntare lo sguardo su un animazione che concili lo stile grafico classico con le enormi capacità delle nuove tecnologie. Primo film della Pixar disegnato a mano. Per farci comprendere il "microcosmos of the short " ecco Lifted, una veduta a volo d’uccello sulla produzione di un corto d’animazione alla Pixar, svelando i processi creativi oltre che tecnici che portano un film dall’idea iniziale al prodotto finito. Dietro le quinte del dietro le quinte è invece The Pixar Story, lungometraggio di Lesile Iwerks, documentarista con nonno animatore alla Disney, che ha spulciato per quasi sei anni negli archivi della Pixar, intervistando persone e ricostruendo la storia di questo colosso dell’animazione.
Sempre rimanendo nel mondo delle grandi compagnie una produzione della Fox e Blue Sky, quella dell’era glaciale per capirci, presentato in anteprima mondiale a Bologna Horton heras a who! La fantasia del pulitzer Dr Seuss trasformata in 3d. Oltre al 3d, la performance capture (fotografia virtuale e 3d stereo) troviamo Water horse, la leggenda degli abissi. A produrlo è la Weta digital, Signore degli Anelli uno due e tre, la creatura digitale protagonista è un mostro marino, rappresentato in 4 stadi diversi della sua vita.
Il prossimo Indiana Jones è una sua creatura, l’Industrial Light&Magic. Vicki Beck, direttore commerciale della Ilm, ci accompagna in un viaggio tra passato presente e certo futuro della sua casa di produzione.
L’animazione è una creatura ibrida che viaggia dalla carta allo schermo grande o piccolo che sia. Finora abbiamo parlato del grande, ma non è possibile parlare davvero di animazione tralasciando il luogo televisivo, che ha dato spazio a molte serie, ha fatto conoscere l’animazione orientale al grande pubblico creando fan in tutto il mondo e in tutte le età. D’obbligo quindi era lasciare spazio ai toons. Il fff crea due sezioni: "Futuro dei toons a Oriente", dedicata alle serie di animazione giapponese, ma si stanno facendo strada anche la Corea del sud con Subway, tra cui citerei Mizushima e Sho. Già autori di Fullmetal Alchemist, un piccolo caso presentato l'anno scorso, ci riprovano e ci riescono con Oh Edo Rocket, serie che racconta in chiave fantastica il periodo edo giapponese. Ad abitare questa Edo magica, un giovane mastro artificiere che raccoglie la sfida di creare un fuoco che raggiunga la luna, strane creature celesti, un fabbro capace di aprire qualunque serratura e pure parecchio scaltro con le donne, e un poliziotto furbo e temibile. La storia è davvero appassionante, le vicende si fanno azione pura con l’entrata in gioco degli uomini neri, una compagnia di capacissimi soldati ribellatasi al potere, l’unico discendente si rivelerà essere…
Certo, le serie giapponesi hanno deliziato il momento della merenda di tutta una generazione, ma i toons ormai si sono espansi ad occidente. Parliamo dei Simpsons, di South Park, Griffin e quant’altro, così il nostro buon vecchio Future dà spazio anche a loro con la sezione "Futuro dei toons a Occidente". Tantissime sono le serie che stanno nascendo, trasmesse perlopiù da Mtv, tra queste dobbiamo una nota alla nostra Sturmtruppen serie di produzione italiana che narra le vicende di un gruppo di soldati in 3d pronti a lottare contro carrarmati cucù.
Il cartoon ha smesso già da tempo di essere cosa da ragazzini, e per attestare il diritto del mondo adulto al genere, ecco nascere la sezione la "Carne del cartoon", le vicende erotiche dei personaggi animati. Ecco che qui compare l’Italia con Moa moa di Bruno Bozzetto e Incubus di Guido Manuli, entrambi degli anni '80, e infine il nano e la strega di Gibba. Quest'ultimo già autore del primo e unico lungometraggio neorealista animato, fa uscire dalla sua fantasia, sempre durante i mitici ottanta, questo nanetto superdotato inseguito da una strega ninfomane.
è noto che per comprendere il futuro è necessario conoscere il proprio passato, tracciare la propria personale linea del tempo. Così fa ogni anno il fff con le sezioni omaggi, quest’anno dedicate al cinema latinoamericano, e soprattutto alla Toei. Quest’ultima ha creato grandi curiosità registrando moltissime presenze, la Toei si presenta al grande pubblico come l'anti-Disney per eccellenza. Nata in Giappone nel '48 la Toei cerca, esattamente come la Disney, l'ispirazione dai racconti popolari, dalle storie mitiche proponendo film come per esempio Sasuke il piccolo ninja, o da famosi romanzi popolari, come "Il gatto con gli stivali" o "L’isola del tesoro", che vede per la prima volta insieme alla Toei Mori, Otsuka e Myazaky. Gli omaggi alla storia dell’animazione di questi tre paesi si accompagna alla riscoperta di due autori, Halas e Batchelor, creatori della fattoria degli animali, ma non solo. Entrambi insieme hanno sperimentato giocato con tecniche di animazione e racconto, utilizzando anche la stop motion, spaziando dall’animazione per l’infanzia a quella erotica, dalla televisione ala pubblicità al grande schermo, creando uno studio l’Halas &Batchelor a testimonianza della loro grande capacità creativa e imprenditoriale.
Tra i cortometraggio in concorso per Future Film Short i più votati dal pubblico del fff, che si aggiudicheranno così il Premio del Pubblico Groupama sono stati Attentiòn al cliente di Marcos Valìd e David Alonso (primo premio di 1000 euro) e Scaramuccia di Federico Guidi (secondo premio 500 euro).
Il Future Film Festival assegnerà inoltre l'Autodesk Digital Award. Il premio è riservato ad opere italiane nelle seguenti categorie: spot, videoclip, filmati tecnico-scientifici, videogames, sigle TV. Queste le opere vincitrici dell'Autodesk Digital Award: primo premio a Alibi di Anthony Lamolinara (Direct2Brain); secondo premio a Making of di "Carnera"di Renzo Martinelli (EDI Effetti Digitali Italiani). La giuria, come di consueto, è composta dagli ospiti del Future Film Festival provenienti da tutto il mondo, che nel corso della loro partecipazione alla manifestazione hanno avuto modo di pronunciarsi sulle opere rendendo il premio un'importante vetrina. Si chiude così la decima edizione del Future, un festival che sta accumulando anni, ma pare davvero non sentirli, grazie all’attenzione piena di curiosità verso sì le nuove tecnologie ma senza sacrificare mai il racconto e quindi lo spettatore, e il film vincitore quest’anno,ve l’assicuro, lo dimostra.
<< panoramica film |
x future film
festival
|