Ventunesima edizione del Bellaria Film Festival, per il secondo anno
diretto da Antonio Costa e Daniele Segre insieme al
fondatore Morando Morandini. Forte il legame fra cinema e
letteratura anche in giuria composta da Alessandro Baricco,
Pierre Todeschini, Wilma Labate e Carla Cattani.
Il festival riconferma il suo obiettivo di dare spazio al cinema
italiano, spesso “invisibile” nell’attuale sistema di distribuzione. Il
Premio Casa Rossa sarà consegnato a Matteo Garrone
come miglior regista per il film
L’imbalsamatore. A Valerio Mastrandrea e Ernesto
Mahieux il premio come miglior attore per,
rispettivamente, Velocità
massima e L’imbalsamatore.
Migliore attrice Donatella Finocchiaro per
Angela. Miglior
contributo tecnico Marco Onorato per la fotografia de
L’imbalsamatore.
Per il Concorso Anteprima sono state inviate al festival
ben 467 opere fra corti medio e lungometraggi, da cui sono stati
selezionati: L’apparenza
di Davide Dapporto, Bbobbolone!
di Daniele Cascella, Buzz
di Andrea Rovetta, La camera
chiara di Antonello Matarazzo,
Casa dolce casa… di
Roberto Braga, Chi non muore si
ripete di Igor Mendolia e Guido Norzi,
Chiara di Marcel
Cordeiro, Clik di Dario
Baldi, Crossing di
Riccardo Costa, Deadline
di Massimo Coglitore, Di giorno
di notte di Mariano Lamberti,
L’eroe di Alessandro
Spada, Forza cani di
Marina Spada, I fratelli
Semaforo di Simone Salvemini,
Un giorno come un altro
di Chaira Giovagnoni, Giovedì
di Stefano Scandaletti, Giulia
di Gabriele Anastasio, J. 41959 di Antonio Lucifero,
Kappaò di Michele Rovini,
Lavori in corso di Irene
Rubini, Libere di Paola
Columba, Nero su nero di
Carolina Drago e Nancy Avagliano,
Nostalgia del futuro.
In viaggio con Vittorio Foa
di Pietro Medioli, Per le gambe
di Lalla di Giacomo Mondadori,
Pugni e su di me si chiude un
cielo di Andrea Adriatico,
Radioportogutenberg di
Alessandro Vannucci, La regola
del contemporaneamente di Massimo Coppola,
Rocca Petrosa di Cosimo
Terlizzi, Rosa di Elisa
Bolognini, Sciopero di
Monica Poli, Shatter di
Riccardo Sai, Socks di
Giacomo Cesari, Space off
di Tino Franco, Tempo fermo
di Maurizio Scala, Uè…
paisà. Atto I. Franchein di Gianni Torres,
Uno – Memoria d’Argentina
di Benedetto Parisi, L’uomo più
buono del mondo di Edo Tagliavini e
La visita di Andrea De
Rosa.
Per il Concorso 150’’ il tema di questo anno è il
“sospetto” inteso a 360 gradi.
Nella sezione Cinema per la realtà:
Stranieri no-strani di
Giordano Ruini e Roberto Sgallari,
Samir e Slavko di
Marilena Balletti, Diego Bonazzi e Kejdi Prifti.
Nella sezione Cinema utile:
Piovono mucche di Luca
Vendruscolo e il backstage del film a cura di Alessio Della Valle.
Speciali proiezioni dedicate a
Lyotard, Alberto Grifi e Gianfranco Barucchello, Gianni Celati e
i 30 anni del film Non ho tempo
di Ansano Giannarelli.
Infine, fra le opere presentate fuori concorso:
Ambiguità e disincanto.
Il cinema di Emidio Greco
documentario di Federico Greco,
Firenze, il nostro domani film collettivo coordinato da Francesco
Maselli e Mare Nostrum
film-inchiesta sull’immigrazione di Stefano Mencherini.
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