La Prima in Rete
File-Sharing e DivX : pericolo o risorsa per il cinema?

di Davide FASOLO

Una rubrica di Kinematrix, in riferimento ai DVD, ha per titolo, il cinema, dopo, parlando del fenomeno del file-sharing cinematografico in rete potremo titolare una ipotetica rubrica sull’argomento: Il cinema, prima. Attraverso Internet, oggi, possiamo infatti non solo vedere film appena usciti nelle sale, ma in certi casi addirittura prima dell’uscita nazionale. Per certi film particolarmente attesi (Matrix Reloaded o Hulk per esempio), può capitare che degli Hacker vengano in possesso di copie digitali delle pellicole in uscita attraverso contatti personali all’interno degli Studios oppure grazie a piccole videocamere nascoste messe in funzione durante le anteprime, tali film quando vengono condivisi in rete nel gergo vengono chiamati Screener .
E’ notizia di questi giorni che la MPAA (Motion Picture Association of America), l’associazione che protegge gli interessi delle grandi major americane, per correre ai ripari da quello che viene considerato un pericolo, stia per lanciare uno spot pubblicitario che verrà trasmesso in cinquemila sale e, contestualmente, diffuso in televisione sui principali canali americani nelle ore di picco. In questo spot le major tenteranno di convincerci, che scaricare film dalla rete fa male al cinema ed in particolar modo a chi nel cinema svolge i lavori più umili. Tecnici del suono e delle luci, falegnami, scenografi, staff della sicurezza, truccatori operatori e altri manovali della celluloide, nello spot si rivolgono in modo commovente e in prima persona a chi scarica film dalla rete: “Non fateci del male”, e qualcun altro (la voce del padrone ?) poi lancia un grido “li paghiamo poco non vi ci mettete pure voi”. Sembra che nello spot saranno coinvolti anche nomi di spicco dello star system americano quali il regista James Cameron e l'attore Ben Affleck. Una sorta di ricatto morale in cui chi comanda ai massimi livelli del cinema mondiale, lancia a chi dal basso rappresenta una minaccia al loro strapotere planetario: se voi non comprate più DVD, noi non diminuiamo lo stipendio a chi guadagna milioni di dollari a film, ma meglio mettiamo sul lastrico oltre 500mila lavoratori minori del cinema con relative famiglie.
Il presidente della MPAA, il celebre Jack Valenti, secondo cui si tratta di “una campagna di educazione e persuasione” è arrivato addirittura ad ammonire, rivolgendosi a chi scarica film via internet: "Stai facendo del male a qualcuno, magari persino a qualcuno della tua stessa famiglia".
A parte il tentativo da parte della MPAA di criminalizzare chi si scambia film in rete, il reale furto informatico viene perpetuato da chi registra in sala film in anteprima, e questo fenomeno rimane comunque un fenomeno piuttosto raro tra chi utilizza i programmi di file-sharing (chiamati anche Peer to Peer o P2P). Il navigatore che utilizza il P2P, entra a far parte di comunity telematiche in cui ogni membro condivide file di ogni tipo tra cui interi film, qui non è un agente passivo all'interno di un sistema mediale (quello che accade anche guardando la TV ed in cui l’unica possibilità di intervento è cambiare canale, non certo diventare protagonisti a nostro piacimento), del quale molto spesso non comprende le regole; diviene invece soggetto attivo di una comunità poggiata su regole ben precise.
Chi utilizza quindi il P2P non va quindi criminalizzato, il suo agire dal punto di vista etico è paragonabile a quello di chi va a vedere un film a casa di amici, non trae infatti lucro dal mettere on line e/o scambiare film magari decriptati da un DVD, i DVD-RIP o da un VHS, i TV-RIP e tradotti nel formato DivX o XviD (i formati più diffusi per comprimere e poi vedere i filmati in rete), ma consente ad altri membri della comunity di condividere alcuni dei propri file senza scopo di lucro.
Oggi esistono diversi sistemi di P2P che funzionano con diversi programmi per la condivisione dei file i più diffusi sono: Direct Connect Network , eDonkey Network, OpenNap Network, Gnutella Network, FastTrack/KaZaA Network.
Prenderò ora in esame nel dettaglio il funzionamento del sistema più diffuso, Direct Connect Network. In Direct Connect i programmi di accesso sono essenzialmente due: Direct Connect della NeoModus (http://www.neo-modus.com/) e DC++ (http://dcplusplus.sourceforge.net/).
Una volta entrati nel programma individueremo una lista dei canali, chiamati hubs, in cui entrare e cominciare a condividere le cartelle che decideremo anticipatamente (naturalmente vanno condivise determinate cartelle in cui saranno presenti file di possibile interesse per gli altri come film, musica, immagini, documenti e altro, non naturalmente file di sistema e file privati).
Ogni hub, vere e proprie comunity in cui ci si scambia file e si chatta, ha le proprie regole per evitare comportamenti scorretti, quasi ovunque i file pedopornografici sono naturalmente vietati, in certi hubs monotematici si esige che i partecipanti scambino file di quel tipo, per esempio può capitare che in un hub dedicato all’animazione giapponese si possa stare solo avendo 5 Gigabyte di anime e manga. A controllare che le regole vengano rispettate e ad animare le discussioni ci pensano gli operatori degli hubs, chiamati sinteticamente OP, a volte può capitare che ci sia qualche robot (bot) che controlli in automatico magari con AI (intelligenza artificiale) con cui dialogare .
Per chi cerca film esistono hubs dedicati alla condivisione di soli film in cui è possibile trovare di tutto dai classici all’ultima uscita. Uno dei problemi in cui ci si imbatte però spesso è il nome dei file che contengono il film cercato, unico riferimento per la ricerca. Capita che il file di uno stesso film ma doppiato in altre lingue abbia lo stesso nome, oppure che un file con compressione XviD venga erroneamente nominato come DivX. Potrebbe anche capitare che un download venga interrotto e allora potrebbe essere utile ritrovare lo stesso file, per riprendere dal punto di interruzione e magari ricercarlo con lo stesso nome. In questi casi è consigliabile cercare un file con un nome simile e con dimensione identica, ma un errore in questi casi potrebbe comportare la necessaria eliminazione del file e una nuova ricerca con ore di scaricamento perse. Poter determinare uno standard per le denominazioni dei file, potrebbe inoltre ritornare utile anche per riordinare il proprio catalogo di film e quindi facilitarne la ricerca .
Vorrei quindi proporre in questa sede dei criteri che i navigatori potrebbero seguire per denominare i propri file:
Suggerisco due tipi di denominazione una standard e una dettagliata. La denominazione dettagliata andrà adottata nel caso in cui vorremo segnalare alcune caratteristiche particolari presenti nel file o che caratterizzano il film, per esempio la lingua di doppiaggio, se presenta sottotitoli, il formato di compressione video e audio, l’origine della codifica del film.
Nella denominazione standard saranno segnalate le caratteristiche più importanti: tra parentesi quadre il Formato video (DivX o XviD sempre scritti in questo modo e non divx o Divx o Xvid), dopo una lineetta la lingua di doppiaggio se è una versione doppiata (se non è doppiata non verrà invece segnalato e verrà segnalato il titolo originale) con una sigla di tre lettere maiuscole, la presenza dei sottotitoli e delle lingue (se non ci sono sottotitoli non verrà segnalato) in questo caso dopo sub andranno scritte le tre lettere in minuscolo; subito fuori dalle parentesi quadre dopo uno spazio il titolo del film (la prima lettera sempre maiuscola) e dopo tra parentesi l’anno di uscita del film se si tratta si un sequel o prequel con lo stesso titolo (altrimenti è facoltativo segnalarlo), dopo una lineetta se si tratta della prima, seconda o terza parte etc. (se il film è tutto nel file non va segnalato), infine l’estensione che sarà molto spesso .avi. Se non ci sarà comprensione (e all’inizio non compariranno le segnalazioni dei formati DivX o Xvid) l’estensione potrebbe essere .mpg (video generici di windos con codifica MPEG-1 o MPEG-2 ) o .wmv (video da vedere con Windos Media Player), .mov (video da vedere con Quick Time) o .ram (video da vedere con Real Video). Quando abbiamo a che fare con titoli composti (per esempio Il signore degli anelli. Le due torri) allora le due parti del titolo composto vanno separato con una lineetta.
Per facilitare la comprensione di tali criteri vengo a mostrare qualche esempio:
Abbiamo per ipotesi il film Matrix Reloaded doppiato in italiano con comprensione DivX in un solo file, il nome del file che ne deriva sarà:
[DivX - ITA] Matrix Reloaded.avi

Se lo stesso video avrà l’estensione .mov, cioè un file Quick Time allora il nome sarà:
[ITA] Matrix Reloaded.mov
 

Se il film è Shaolin Soccer in lingua giapponese e sottotitolato in italiano, con comprensione XviD in un solo file, il nome del file che ne deriva sarà:
[XviD - JAP sub ita] Shaolin Soccer.avi
 

Se il film è il remake di Italian Job uscito quest’anno doppiato in italiano con comprensione XviD in un solo file, il nome del file che ne deriva sarà:
[XviD - ITA] Italian Job (2003).avi
 

Se il film ha titolo composto ed è in lingua originale come per esempio Il signore degli anelli. La compagnia dell’anello o Febbre da cavallo, la mandrakata con comprensione DivX in un solo file, i nomi del file che ne deriva saranno:
[DivX] Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring.avi
[DivX] Febbre da cavallo - La mandrakata.avi
 

Visto che si tratta di film remake o dai quali sono tratti sequel una denominazione dettagliata facoltativa potrà essere:
[DivX] Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring (2001).avi
[DivX] Febbre da cavallo - La mandrakata (2002).avi
 

Vediamo invece se abbiamo la prima parte del film Il signore degli anelli. La compagnia dell’anello doppiato in italiano o in lingua originale con comprensione DivX.
[DivX - ITA] Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell’Anello – Parte 1.avi
[DivX] Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring - Part 1.avi
 

La denominazione una dettagliata può essere preferita (ma non va considerata standard) nel caso ci sia la volontà di specificare alcuni utili particolari sul file, come per esempio un particolare codifica audio, oppure il media da cui sono rippati cioè tratti i film, oppure potrebbe essere inserito il nick di chi ha rippato il filmato. Nel caso si voglia sottolineare che nel film Matrix Reloaded abbiamo a che fare con una copia presa al cinema inseriremo Screener prima della lingua di doppiaggio.


[DivX - Screener - ITA] Matrix Reloaded.avi
 

Nel caso il film sia stato rippato da VHS o DVD allora avremo questi casi dettagliati:
[DivX - TV-RIP - ITA] Keep Cool.avi
[DivX - DVD-RIP] Lamerica.avi
 

Il nome di chi ha rippato il film (pratica da sconsigliare per vari motivi) va inserito alla fine scrivendo "by nick".
[XviD - TV-RIP] Ladri di biciclette by Pinco.avi
 

Può anche capitare di voler segnalare una particolare codifica audio rara (pratica da consigliare), per esempio la ogg che necessita dell’installazione di un particolare codec .
[DivX - audio ogg - ITA] Dogma.avi
 

Raccomando infine di non inserire in sharing file e film incompleti, non è bello passare ore a scaricare un film che risulta decapitato in visione e di non eccedere nella denominazione dettagliata che può comportare risultati poco estetici, es:
[XviD - audio mp3 - TV-RIP - ENG sub ita] Terminator 2 - Il giorno del giudizio (1991) - Parte 1 by Pinco77.avi
 

I criteri che ho sopra esplicitato non sono frutto della mia fantasia, ma si fondano sull’osservazione e selezione dei diversi modi di nominare i file che ho incontrato nelle mie navigazioni tra i più diversi hubs. Tra questi ho filtrato un protocollo, anche perfezionabile, che spero possa ritornare utile a chi utilizza il file-sharing o a chi desidera catalogare i propri film di backup personali.

Concludo con una considerazione personale e facilmente condivisibile, un bel film è senz’altro più godibile al cinema e in seconda scelta mediante il DVD, la qualità di una visione su file compresso è da collocarsi senz’altro su un piano più basso. Chi vedrà un bel film in DivX sarà quindi portato a rivederlo al cinema o a comprare il DVD che offre oltre alla qualità superiore dell’audio e del video in più gli Extra. Per questo motivo il DivX non è una copia di un DVD ma qualcosa d’altro, e per questo il DivX non deve essere necessariamente visto da chi fa cinema come un pericolo, ma piuttosto come una possibile risorsa.

 

Sullo stesso argomento da KMX 2001: DiVX, ovvero come..

 

03.08.2003