Una rubrica di Kinematrix,
in riferimento ai DVD, ha per titolo, il cinema, dopo, parlando del fenomeno
del file-sharing cinematografico in rete potremo titolare una ipotetica
rubrica sull’argomento: Il cinema, prima. Attraverso Internet, oggi,
possiamo infatti non solo vedere film appena usciti nelle sale, ma in certi
casi addirittura prima dell’uscita nazionale. Per certi film particolarmente
attesi (Matrix Reloaded o
Hulk per esempio), può
capitare che degli Hacker vengano in possesso di copie digitali delle
pellicole in uscita attraverso contatti personali all’interno degli Studios
oppure grazie a piccole videocamere nascoste messe in funzione durante le
anteprime, tali film quando vengono condivisi in rete nel gergo vengono
chiamati Screener .
E’ notizia di questi giorni che la MPAA (Motion Picture Association of
America), l’associazione che protegge gli interessi delle grandi major
americane, per correre ai ripari da quello che viene considerato un
pericolo, stia per lanciare uno spot pubblicitario che verrà trasmesso in
cinquemila sale e, contestualmente, diffuso in televisione sui principali
canali americani nelle ore di picco. In questo spot le major tenteranno di
convincerci, che scaricare film dalla rete fa male al cinema ed in
particolar modo a chi nel cinema svolge i lavori più umili. Tecnici del
suono e delle luci, falegnami, scenografi, staff della sicurezza, truccatori
operatori e altri manovali della celluloide, nello spot si rivolgono in modo
commovente e in prima persona a chi scarica film dalla rete: “Non fateci del
male”, e qualcun altro (la voce del padrone ?) poi lancia un grido “li
paghiamo poco non vi ci mettete pure voi”. Sembra che nello spot saranno
coinvolti anche nomi di spicco dello star system americano quali il regista
James Cameron e l'attore Ben Affleck. Una sorta di ricatto morale in cui chi
comanda ai massimi livelli del cinema mondiale, lancia a chi dal basso
rappresenta una minaccia al loro strapotere planetario: se voi non comprate
più DVD, noi non diminuiamo lo stipendio a chi guadagna milioni di dollari a
film, ma meglio mettiamo sul lastrico oltre 500mila lavoratori minori del
cinema con relative famiglie.
Il presidente della MPAA, il celebre Jack Valenti, secondo cui si tratta di
“una campagna di educazione e persuasione” è arrivato addirittura ad
ammonire, rivolgendosi a chi scarica film via internet: "Stai facendo del
male a qualcuno, magari persino a qualcuno della tua stessa famiglia".
A parte il tentativo da parte della MPAA di criminalizzare chi si scambia
film in rete, il reale furto informatico viene perpetuato da chi registra in
sala film in anteprima, e questo fenomeno rimane comunque un fenomeno
piuttosto raro tra chi utilizza i programmi di file-sharing (chiamati anche
Peer to Peer o P2P). Il navigatore che utilizza il P2P, entra a far parte di
comunity telematiche in cui ogni membro condivide file di ogni tipo tra cui
interi film, qui non è un agente passivo all'interno di un sistema mediale
(quello che accade anche guardando la TV ed in cui l’unica possibilità di
intervento è cambiare canale, non certo diventare protagonisti a nostro
piacimento), del quale molto spesso non comprende le regole; diviene invece
soggetto attivo di una comunità poggiata su regole ben precise.
Chi utilizza quindi il P2P non va quindi criminalizzato, il suo agire dal
punto di vista etico è paragonabile a quello di chi va a vedere un film a
casa di amici, non trae infatti lucro dal mettere on line e/o scambiare film
magari decriptati da un DVD, i DVD-RIP o da un VHS, i TV-RIP e tradotti nel
formato DivX o XviD (i formati più diffusi per comprimere e poi vedere i
filmati in rete), ma consente ad altri membri della comunity di condividere
alcuni dei propri file senza scopo di lucro.
Oggi esistono diversi sistemi di P2P che funzionano con diversi programmi
per la condivisione dei file i più diffusi sono: Direct Connect Network ,
eDonkey Network, OpenNap Network, Gnutella Network, FastTrack/KaZaA Network.
Prenderò ora in esame nel dettaglio il funzionamento del sistema più
diffuso, Direct Connect Network. In Direct Connect i programmi di accesso
sono essenzialmente due: Direct Connect della NeoModus
(http://www.neo-modus.com/) e DC++ (http://dcplusplus.sourceforge.net/).
Una volta entrati nel programma individueremo una lista dei canali, chiamati
hubs, in cui entrare e cominciare a condividere le cartelle che decideremo
anticipatamente (naturalmente vanno condivise determinate cartelle in cui
saranno presenti file di possibile interesse per gli altri come film,
musica, immagini, documenti e altro, non naturalmente file di sistema e file
privati).
Ogni hub, vere e proprie comunity in cui ci si scambia file e si chatta, ha
le proprie regole per evitare comportamenti scorretti, quasi ovunque i file
pedopornografici sono naturalmente vietati, in certi hubs monotematici si
esige che i partecipanti scambino file di quel tipo, per esempio può
capitare che in un hub dedicato all’animazione giapponese si possa stare
solo avendo 5 Gigabyte di anime e manga. A controllare che le regole vengano
rispettate e ad animare le discussioni ci pensano gli operatori degli hubs,
chiamati sinteticamente OP, a volte può capitare che ci sia qualche robot
(bot) che controlli in automatico magari con AI (intelligenza artificiale)
con cui dialogare .
Per chi cerca film esistono hubs dedicati alla condivisione di soli film in
cui è possibile trovare di tutto dai classici all’ultima uscita. Uno dei
problemi in cui ci si imbatte però spesso è il nome dei file che contengono
il film cercato, unico riferimento per la ricerca. Capita che il file di uno
stesso film ma doppiato in altre lingue abbia lo stesso nome, oppure che un
file con compressione XviD venga erroneamente nominato come DivX. Potrebbe
anche capitare che un download venga interrotto e allora potrebbe essere
utile ritrovare lo stesso file, per riprendere dal punto di interruzione e
magari ricercarlo con lo stesso nome. In questi casi è consigliabile cercare
un file con un nome simile e con dimensione identica, ma un errore in questi
casi potrebbe comportare la necessaria eliminazione del file e una nuova
ricerca con ore di scaricamento perse. Poter determinare uno standard per le
denominazioni dei file, potrebbe inoltre ritornare utile anche per
riordinare il proprio catalogo di film e quindi facilitarne la ricerca .
Vorrei quindi proporre in questa sede dei criteri che i navigatori
potrebbero seguire per denominare i propri file:
Suggerisco due tipi di denominazione una standard e una dettagliata. La
denominazione dettagliata andrà adottata nel caso in cui vorremo segnalare
alcune caratteristiche particolari presenti nel file o che caratterizzano il
film, per esempio la lingua di doppiaggio, se presenta sottotitoli, il
formato di compressione video e audio, l’origine della codifica del film.
Nella denominazione standard saranno segnalate le caratteristiche più
importanti: tra parentesi quadre il Formato video (DivX o XviD sempre
scritti in questo modo e non divx o Divx o Xvid), dopo una lineetta la
lingua di doppiaggio se è una versione doppiata (se non è doppiata non verrà
invece segnalato e verrà segnalato il titolo originale) con una sigla di tre
lettere maiuscole, la presenza dei sottotitoli e delle lingue (se non ci
sono sottotitoli non verrà segnalato) in questo caso dopo sub andranno
scritte le tre lettere in minuscolo; subito fuori dalle parentesi quadre
dopo uno spazio il titolo del film (la prima lettera sempre maiuscola) e
dopo tra parentesi l’anno di uscita del film se si tratta si un sequel o
prequel con lo stesso titolo (altrimenti è facoltativo segnalarlo), dopo una
lineetta se si tratta della prima, seconda o terza parte etc. (se il film è
tutto nel file non va segnalato), infine l’estensione che sarà molto spesso
.avi. Se non ci sarà comprensione (e all’inizio non compariranno le
segnalazioni dei formati DivX o Xvid) l’estensione potrebbe essere .mpg
(video generici di windos con codifica MPEG-1 o MPEG-2 ) o .wmv (video da
vedere con Windos Media Player), .mov (video da vedere con Quick Time) o
.ram (video da vedere con Real Video). Quando abbiamo a che fare con titoli
composti (per esempio Il signore degli anelli. Le due torri) allora le due
parti del titolo composto vanno separato con una lineetta.
Per facilitare la comprensione di tali criteri vengo a mostrare qualche
esempio:
Abbiamo per ipotesi il film Matrix
Reloaded doppiato in italiano con comprensione DivX in un solo file,
il nome del file che ne deriva sarà:
[DivX - ITA] Matrix Reloaded.avi
Se lo stesso video avrà
l’estensione .mov, cioè un file Quick Time allora il nome sarà:
[ITA] Matrix Reloaded.mov
Se il film è
Shaolin Soccer in lingua
giapponese e sottotitolato in italiano, con comprensione XviD in un solo
file, il nome del file che ne deriva sarà:
[XviD - JAP sub ita] Shaolin Soccer.avi
Se il film è il remake di
Italian Job uscito quest’anno
doppiato in italiano con comprensione XviD in un solo file, il nome del file
che ne deriva sarà:
[XviD - ITA] Italian Job (2003).avi
Se il film ha titolo
composto ed è in lingua originale come per esempio
Il signore degli anelli. La
compagnia dell’anello o
Febbre da cavallo, la mandrakata con comprensione DivX in un solo
file, i nomi del file che ne deriva saranno:
[DivX] Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring.avi
[DivX] Febbre da cavallo - La mandrakata.avi
Visto che si tratta di
film remake o dai quali sono tratti sequel una denominazione dettagliata
facoltativa potrà essere:
[DivX] Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring (2001).avi
[DivX] Febbre da cavallo - La mandrakata (2002).avi
Vediamo invece se abbiamo
la prima parte del film Il signore
degli anelli. La compagnia dell’anello doppiato in italiano o in
lingua originale con comprensione DivX.
[DivX - ITA] Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell’Anello – Parte
1.avi
[DivX] Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring - Part 1.avi
La denominazione una
dettagliata può essere preferita (ma non va considerata standard) nel caso
ci sia la volontà di specificare alcuni utili particolari sul file, come per
esempio un particolare codifica audio, oppure il media da cui sono rippati
cioè tratti i film, oppure potrebbe essere inserito il nick di chi ha
rippato il filmato. Nel caso si voglia sottolineare che nel film
Matrix Reloaded abbiamo a che
fare con una copia presa al cinema inseriremo Screener prima della lingua di
doppiaggio.
[DivX - Screener - ITA] Matrix Reloaded.avi
Nel caso il film sia stato
rippato da VHS o DVD allora avremo questi casi dettagliati:
[DivX - TV-RIP - ITA] Keep Cool.avi
[DivX - DVD-RIP] Lamerica.avi
Il nome di chi ha rippato
il film (pratica da sconsigliare per vari motivi) va inserito alla fine
scrivendo "by nick".
[XviD - TV-RIP] Ladri di biciclette by Pinco.avi
Può anche capitare di
voler segnalare una particolare codifica audio rara (pratica da
consigliare), per esempio la ogg che necessita dell’installazione di un
particolare codec .
[DivX - audio ogg - ITA] Dogma.avi
Raccomando infine di non
inserire in sharing file e film incompleti, non è bello passare ore a
scaricare un film che risulta decapitato in visione e di non eccedere nella
denominazione dettagliata che può comportare risultati poco estetici, es:
[XviD - audio mp3 - TV-RIP - ENG sub ita] Terminator 2 - Il giorno del
giudizio (1991) - Parte 1 by Pinco77.avi
I criteri che ho sopra
esplicitato non sono frutto della mia fantasia, ma si fondano
sull’osservazione e selezione dei diversi modi di nominare i file che ho
incontrato nelle mie navigazioni tra i più diversi hubs. Tra questi ho
filtrato un protocollo, anche perfezionabile, che spero possa ritornare
utile a chi utilizza il file-sharing o a chi desidera catalogare i propri
film di backup personali.
Concludo con una considerazione personale e facilmente condivisibile, un bel
film è senz’altro più godibile al cinema e in seconda scelta mediante il
DVD, la qualità di una visione su file compresso è da collocarsi senz’altro
su un piano più basso. Chi vedrà un bel film in DivX sarà quindi portato a
rivederlo al cinema o a comprare il DVD che offre oltre alla qualità
superiore dell’audio e del video in più gli Extra. Per questo motivo il DivX
non è una copia di un DVD ma qualcosa d’altro, e per questo il DivX non deve
essere necessariamente visto da chi fa cinema come un pericolo, ma piuttosto
come una possibile risorsa.
Sullo stesso argomento da KMX 2001:
DiVX, ovvero come..
03.08.2003
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