DiVX
ovvero come starsene in casa a vedere un film in prima visione

Premetto, non c'è nulla che possa sostituire la visione di un film in una sala cinematografica. Ma sarebbe ipocrita negare che non ci sia una qualche soddisfazione nel poter vedere SPIDERMAN o MIIB comodamente seduti a casa vostra, mentre magari lo proiettano in anteprima nella multisala in fondo alla strada oppure addirittura non è ancora uscito in Italia. Impossibile, direte voi. Possibilissimo, rispondo io. Vi basta avere una connessione internet veloce (dalla DSL in su), un piccolo programmino (un cosiddetto peer-2-peer) e tanta, ma poi non proprio molta, pazienza. Se poi sapete l'inglese tanto meglio, anche se tra la versione di RESIDENT EVIL in inglese e quella in italiano sono passati due giorni. E la qualità? Sarebbe una balla se vi dicessi che è ottima per tutti i film che scaricate, ma non è neppure vero il contrario. Bisogna fare dei distinguo. Sostanzialmente è ottima per tutti i film già usciti in DVD sul mercato statunitense (considerate che la stagione negli Stati Uniti finisce in estate, quando invece inizia qui da noi e che il passaggio dal grande schermo al DVD avviene sostanzialmente in pochi mesi): se scaricate allora un film come JEEPERS CREEPERS (che arriva da noi ora, ma in USA è già in DVD), esso è qualitativamente perfetto, ma in inglese. Se scaricate un film però che non ha ancora goduto del passaggio (EPISODIO II: L'ATTACCO DEI CLONI), vi stupirete comunque di due cose: che non è poi così malaccio - e quindi gli date appuntamento a dicembre, quando il passaggio al DVD sarà avvenuto- e che è in italiano. Quindi scopriamo che ci sono delle eccezioni, ed ecco allora che capite perché alla fine è una soddisfazione potersi vedere RESIDENT EVIL in italiano, seduti comodamente a casa, con l'immagine che non traballa e i colori giusti. Fermo restando che se vi viene voglia di vederlo su grande schermo, il multisala all'angolo vi aspetta. Diverso è invece se cercate un film "vecchio", che magari non c'è verso di trovare neppure nella videoteca specializzata all'angolo (l'altro, quello opposto alla multisala - che quartiere fornito!) perché non è più in produzione o per leggi di mercato è stato ritirato (per esempio LA SIRENETTA, che non si trova più): state certi che quel film lo troverete senz'altro in italiano. Diverso è ancora il caso per film come MINORITY REPORT, che sono tuttora sugli schermi negli Stati Uniti, e che pure sto scaricando in questo momento, mentre scrivo, curioso più che altro della qualità che avrà: su come sia arrivato nell'universo dei peer-2-peer non indaghiamo, però c'è.

Ora, mettiamo in chiaro una cosa, prima di proseguire: non inviterei il vostro amico poliziotto a casa mia a vedere SIGNS, anche se so che capisce benissimo Mel Gibson quando parla con l'accento della Pennsylvania. In realtà non inviterei neanche il mio amico poliziotto. Chiarito questo, è ovvio che mi limiterò a dirvi cos'è un peer-2-peer - tanto probabilmente molti di voi lo sapranno già e staranno ridendo del fatto che la mia copia di SIGNS non è in italiano - ma non farò nomi di programmi, né di siti da dove scaricarli - siti peraltro innocui, diciamo che se vi fate dare una mano nella navigazione dal vostro amico poliziotto, o anche dal mio, su quei siti potete andarci senza nascondere lo schermo alla sua vista. Vero è anche che in questo mondo sommerso è possibile trovare delle vere e proprie chicche, sconosciute altrimenti: è il caso di STAR WHORES, un GUERRE STELLARI esilarante doppiato dai JEMBOY, dove Han Solo parla in romagnolo e D3BO cita le canzoni della Pausini - assolutamente DA VEDERE! Chiarito tutto ciò, cos'è un peer-to-peer? In pratica è un programma che mette in contatto tra loro vari utenti. Nel nostro programma (la sigla P2P, o peer-to-peer significa in pratica "guarda tu che guardo anch'io", nel senso di scrutare, cercare con lo sguardo) gli utenti si riuniscono in stanze, dette Hub. Perciò se cercate, che ne so, l'ultimo episodio di DRAGONBALL, è più facile che lo troviate nel hub intitolato (p.es.) "Cartoon Magic" piuttosto che "Bar Italia". C'è da dire - e questo è un bene - che la maggior parte di queste stanze impediscono la condivisione di file con materiale pedopornografico, che scatta giustamente la denuncia per chi ne ha e che tutti voi dovreste chiamare il solito amico agente se ne veniste in possesso, magari perché qualcuno ha chiamato dei file illegali in altro modo. Napster - avevo detto che non avrei fatto nomi, ma questo è fin troppo famoso, era un peer-to-peer, appunto. La connessione internet ultra veloce, meglio se pagata forfetariamente, va bene, considerato che se state collegati due ore come dieci pagate sempre lo stesso. Mi rendo però conto che fin'ora abbiamo parlato di tutto, tranne dell'argomento principale, ossia cosa sia mai questo DiVX. E' un "modo d'essere", in realtà. Vi faccio un esempio chiarificatore. Prendete un DVD, che so, L'ESORCISTA. Esso contiene diciamo (ma è giusto per darvi un idea) 1 Gigabyte di dati (1K=1024 byte, 1Mega=1000K, 1G=1000M, perciò 1Gigabyte=1.000.000.000 Byte): comprimendolo ottenete un DiVX, che può essere di 600 Mega e stare comodamente in un CDrom, a sua volta in formato AVI (più leggero) o Mpeg. Perciò più alta è la qualità del supporto di partenza, più elevato e il formato d'arrivo. Ciò che conta perciò non è la dimensione (anzi spesso più e pesante il file, più risulta faticoso leggerlo) quanto come è stato compattato in DiVX: se è compattato troppo, il file risulta pesante da leggere e si blocca in continuazione, perciò siete obbligati a vedervi un film "a scatti". Rimane un ultima cosa da dire. Per vedere un filmato AVI o Mpeg il vostro PC necessità di quello che si chiama CODEC, in pratica la "chiave" di lettura del formato: l'operazione di scaricamento del CODEC avviene normalmente in contemporanea a quella del flusso video. Ciò fa sì che possiate guardare i filmati con Windows Media Player, lettore che normalmente è integrato al sistema operativo in uso (analogo discorso andrà fatto per i possessori di Apple). Questo non avviene nel nostro caso, poiché il CODEC richiesto non è "legale": per vedere i vostri DiVX prima dovrete installare il DiVX Player, che contiene le chiavi di lettura corrette. Solo a quel punto potrete vedere il MINORITY REPORT che avete nel frattempo stoicamente scaricato per scoprire che nella copia in questione ci sono finalmente i titoli di testa ma i sottotitoli in cinese.

Ho capito, ci vediamo al multisala all'angolo tra dieci minuti.

 

Essi Vivono

Bologna, 2001