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Partiamo da una premessa assolutamente necessaria: con la stessa velocità che ha contrassegnato i lavori di realizzazione del complesso "UGC" [costruzione dell'edificio principale e approntamento degli spazi contigui destinati a parcheggio pubblico], il nuovo Multisala di Savignano sul Rubicone s'imporrà come il primo esempio di qualcosa che finora è stato solo teorizzato, e mai tradotto in realtà, per promuovere la nuova era della fruizione cinematografica: ESSERE UNA VERA "CITTA'" DELLA SETTIMA ARTE, cioè un luogo a più destinazioni spaziali e funzionali, ciascuna delle quali, integrata alle altre, porterà un pubblico diversificato in termini di età e interessi, a confrontarsi con tutto ciò che costruisce un film. Non andremo, in definitiva, solo a vedere la pellicola del momento, ma potremo partecipare a SEMINARI DI SCRITTURA, al fine di confrontare il nostro punto di vista con quello degli altri spettatori attraverso recensioni, che ci permetteranno di sperimentare le difficoltà di una critica cinematografica, se non intuire i percorsi, à rébours, seguiti dallo sceneggiatore. Porteremo i nostri figli ai SURPRISE-PARTIES, ovvero feste organizzate all'interno dell'UGC in occasione di compleanni e ricorrenze analoghe: le famiglie pagheranno una quota di 12 euro a bambino e i responsabili dell'iniziativa provvederanno alla proiezione di un film, nonché all'organizzazione di giochi guidati da un animatore, alla visita alle cabine di proiezione, alla consegna di regali e tanto altro ancora. Insieme alle promozioni UGC-kid per bambini e relative famiglie - 2 soli euro a persona per poter vedere i classici del passato e del presente, oltre a cartoni animati di ogni epoca, durante il pomeriggio della domenica [si inizia alle 14:00] - l'idea del Surprise Party è senza dubbio una delle più originali, innovative e creative che siano mai state concepite all'interno di simili contesti. In pratica, si viene a sostituire ciò che le istituzioni scolastiche nazionali non sono mai state capaci di realizzare: una FORMAZIONE DI BASE riferita alla settima arte, sempre esclusa da qualunque programma ministeriale. I più piccoli, quindi, avranno modo di "studiare" la storia del cinema divertendosi e stando in compagnia. ![]() Durante la conferenza stampa del 22 aprile, che ha preceduto di qualche ora l'inaugurazione ufficiale [tutte le 12 sale sono già aperte al pubblico, a partire dal pomeriggio sino, il venerdì e il sabato, alle proiezioni notturne e, in generale, con orari d'entrata leggermente diversificati, tali da consentire valide e molteplici alternative a chi dovesse aver perso per qualche minuto l'inizio della pellicola prescelta], l'insieme delle iniziative legate all'UGC è stato presentato alla stampa da Michele Latora - Direttore Generale UGC Ciné Cité Italia - Hugues Borgia, Direttore Generale UGC SA, Yannick Delepine - Direttore UGC Cinema Romagna - e Alberto Cattani, ovvero il progettista del complesso [l'interior design è di Annie Tribel, con sede a Parigi], già responsabile di molte sale francesi e spagnole e collaboratore di Renzo Piano per Lyon-Cité Internationale. In un'atmosfera rilassata e informale, abbiamo preso contatto con spazi capaci di farci sentire allo stesso tempo proiettati verso l'esterno, grazie alle grandi vetrate del corpo d'entrata che guardano verso Bellaria e Rimini [simili al FilmFest Palast di Berlino - vedi immagine], e protetti dai materiali utilizzati per i rivestimenti interni dei corridoi e delle sale: in un certo senso, quindi, abbiamo potuto toccare con mano la "traduzione", in termini visivi e ambientali, delle premesse poste alla base della filosofia-UGC in merito al rapporto col territorio - si veda l'articolo sull'incontro con Michele Latora - ovvero APERTURA VERSO LA REALTA' CIRCOSTANTE e contemporaneamente PROPOSIZIONE DI UN PROGETTO FORTE, dotato di una logica ancora sconosciuta a queste "latitudini". In particolar modo, architettonicamente parlando, il ballatoio a "L" dal quale si entra [si scende] nelle sale - da un minimo di 140 a un massimo di 446 posti - risulta essere uno dei più belli in assoluto del genere, poiché ci conduce lungo una passeggiata interna - vera e propria rue interieur di lecorbusieriana memoria - protetta da moquettes scure e definita, alle pareti, da splendidi pannelli, retroilluminati, in vetro acidato [evidente il riferimento all'opera degli svizzeri Herzog & De Meuron], che, con la tonalità di colore acquamarina e l'indicazione numerica al neon delle sale, ci ricordano gli schermi sui quali vedremo il film e, più in generale, la natura del cinema: luce proiettata e unità diaframmatiche in successione [vedi foto sotto]. ![]() A coronamento, non solo metaforico, di ciò, le cabine di proiezione sovrastanti la zona d'entrata alle sale - vero e proprio marchio di fabbrica dell'UGC - risultano staccate da queste e immediatamente leggibili nella loro forma, ancora una volta, legata al cono di luce. Le sale [12 , per un totale di 2498 posti a sedere, dei quali 23 per i portatori di handicap, quindi accessibili anche in sedia a rotelle e dotati di amplificatori speciali per le persone con problemi d'udito], come ha sottolineato Alberto Cattani, sono state concepite sulla matrice geometrica del quadrato, che funge anche da regola armonica nascosta, e si distinguono per un assoluto controllo degli elementi decorativi [praticamente assenti]. ![]() Notevolissimi gli schermi, anche da 16 e 19 metri, posti a terra, piuttosto che sollevati, sì da farci sentire tutt'uno con ciò che si vede e si sente [suono in dolby digitale]: la parete di fondo è "tutta immagine", mentre ai lati nulla ci distrae e le poltrone, quasi un tocco di antico-moderno, hanno un disegno raffinato e il numero cucito in cifre quasi d'altri tempi. Anche nei dettagli, in definitiva, siamo molto lontani dai take-away cinemas che abbiamo frequentato in questi ultimi anni. Le vie di fuga sono quattro: due corrispondenti alle entrate e le altre poste dietro lo schermo. A nostro giudizio è fondamentale un giusto approccio spaziale, per invogliare lo spettatore distratto e convincerlo a più frequenti visite e fruizioni del nuovo "beaubourg del cinema". Cattani e Tribel hanno svolto al meglio il loro compito. ![]() Il che accade anche nel corpo di fabbrica contenente la hall [vedi immagine sopra]: 1200 metri quadrati destinati ai più svariati usi, dalla sosta con possibilità di ristoro differenziato - Cine Café, paninoteca "biologica", spazio dei dolciumi e UGC Self per bibite e pop corn- all'area esposizioni, che accoglierà anche mostre fotografiche inerenti o meno l'argomento cinematografico, sino alle varie sedute, poste anche al livello superiore, dove leggere o studiare nei momenti di attesa, prima del film o tra una proiezione e l'altra [l'intervallo all'interno di una singola pellicola non è previsto], intrattenendosi anche prendendo visione dei trailer relativi ai film in uscita. La biglietteria, informatizzata e poco invadente dal punto di vista spaziale, consegnerà, oltre ai normali biglietti strappati sul posto, quelli precedentemente acquistati via Internet sul sito www.ugc-italia.it, a soli 50 centesimi in più sul prezzo base, nell'ambito del servizio UGC-PRONTO di prevendita on-line. Nuove tecnologie applicate al circuito informatico proteggeranno i pagamenti effettuati con carta di credito. Riguardo ai prezzi, da rilevare la messa in atto di una politica di intelligente diversificazione dell'offerta, capace di mettere chiunque nella condizione di poter risparmiare sensibilmente sulla spesa mensile abitualmente riservata alla visione dei film. Il che significa, in cifre, 5,20 euro per anziani sopra i 60 anni, giovani sotto i 12 e studenti, nonché, dal lunedì al venerdì, il prezzo degli spettacoli precedenti le 18, 30 per qualunque categoria di utenti! Dal lunedì al giovedì, anche di sera, la spesa sarà di 6,20 euro; al prezzo ormai canonico di 7,20 euro, dunque, rimane solo il weekend, esclusi ovviamente studenti, anziani etc. Ma se pensiamo ai "pacchetti" in offerta [UGC 7: 5 posti a 5,2 euro ciascuno utilizzabili 7 giorni su 7; UGC 5: 5 posti a 4 euro ciascuno utilizzabili solo fino al venerdì], potremo concludere che CHIUNQUE può sempre pagare non più delle vecchie 10.000 lire per ogni proiezione! ![]() Bisogna onestamente ammettere la qualità dello sforzo compiuto, in sede di progettazione delle iniziative citate, da parte dei responsabili della Ugc, che dimostrano come il successo ottenuto anche in Belgio, Regno Unito e Spagna, si basi su premesse di auspicabilissima, e imprescindibile, messa in relazione col contesto culturale e umano locale. In una parola: fare l' Europa rispettando le peculiarità di ogni realtà sedimentata e dotata di genius loci riconoscibile. Ecco allora un primo accenno di collaborazione con la Fondazione Fellini di Rimini, che ha concesso la copia restaurata di "Amarcord" per la serata del 22 aprile, in un'ottica di mantenimento di rapporti e scambi d'alto livello culturale, quali la possibilità, appena ventilata in conferenza stampa, di prestare le sale meno grandi in occasione di edizioni future del rinato festival "Riminicinema". Analogamente, poiché il Multisala sarà aperto 365 giorni all'anno, l'Ugc ha pensato di approntare, prossimamente, un servizio di navetta per la stagione estiva, che da Ravenna, Cesenatico e Bellaria sino a Riccione e Cattolica significa centinaia di migliaia di presenze in più legate al turismo balneare e non, in modo da stabilire anche in questo caso buoni rapporti con altre tipologie di esercenti, quali gli albergatori locali. Sono fondamentali, al riguardo, le strategie legate all'uso della pubblicità proprio nei tradizionali luoghi di incontro e pernottamento: il "folder" di presentazione dell' Ugc-cinema verrà ampiamente distribuito in tutti gli hotel e nei luoghi di ritrovo del triangolo Ravenna-Rimini-Cesena. ![]() UGC-Cinema, infine, apre le proprie porte anche a quelle anteprime che gli addetti ai lavori sono sempre stati costretti a seguire in città come Roma, Milano e Bologna, non dimenticando di invitare, ove possibile, registi e attori. Al termine di questo resoconto della giornata inaugurale, arricchita da un raffinato bouffet e da musiche, eseguite da un'ensemble cameristica, tratte da diverse colonne sonore [immancabile e imprescindibile Nino Rota], è difficile fare previsioni azzardate, ma pensiamo di poterci tranquillamente sbilanciare nel dire che raramente - leggasi MAI - una tale attenzione è stata dedicata all'analisi delle diverse esigenze rappresentate dalle categorie umane più disparate "messe in gioco" dalla nascita di un polo culturale di tale rilevanza ed importanza. Ciascuno può realmente trovare, dopo facile ricerca, la risposta - popolare o di nicchia - alle proprie richieste. Come mai prima, per quanto concerne l'universo ancora in formazione dei Multisala italiani, abbiamo avuto la sensazione di poter interagire con ciò che ci viene proposto. Grande merito a tutti i responsabili del progetto, quindi, che hanno speso gli ultimi anni a condurre approfondite analisi di mercato, per poi "scendere", dal territorio francese, fino ai lidi della Romagna, della Riviera, del Montefeltro e della ValMarecchia, seguendo l'intuizione iniziale di un'Europa dell'interscambio culturale e professionale, dove gli italiani lavorano a Parigi e i parigini a Savignano sul Rubicone. Chapeau! |
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Gabriele
FRANCIONI |
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