|
the reunion
SIC: IN CONCORSO Svezia, 88' |
|
Al centro dell'incontro stampa di oggi in Sala Darsena il tema difficile e delicato del bullismo, al quale sempre più numerosi registi decidono di dedicare la loro attenzione, rivelando così l'insidiosa trasversalità del problema, comune sia tra adolescenti così come in età adulta. In maniera particolarmente originale ci riesce anche lo svedese THE REUNION di Anna Odell, tra i titoli in competizione alla SIC, che qui al Lido ha riscosso molto interesse e sinceri apprezzamenti. L'idea del film nasce a partire dalla personale esperienza della regista, vittima di bullismo durante tutta la scuola elementare, per poi svilupparsi come un'indagine delle dinamiche di gruppo attraverso un interessante linguaggio che mescola fiction e documentario. Diviso in due parti, la prima è un film che mette in scena la tipica riunione tra ex compagni di classe destinata a trasformarsi ben presto in uno psicodramma. All'apice della festa, infatti, la Odell, nel ruolo della protagonista, accusa i vecchi amici, colpevoli di averle rovinato l'esistenza per nove anni trattandola male e lasciandola in disparte. La seconda parte mostra come in un documentario la regista impegnata a rintracciare i suoi compagni di classe reali per mostrare loro un primo montaggio del film realizzato. In questo senso THE REUNION appare come una vera e propria catarsi della sua autrice, in patria affermata artista di video e performing arts, salita alla ribalta dei media per aver inscenato un finto suicidio come performance in UNKNOWN WOMAN 2009-349701, discussa indagine sulle strutture di potere all'interno del sistema di assistenza psichiatrica in Svezia. Determinanti si rivelano le scelte effettuate nella costruzione del racconto, che vede nella parte iniziale l'utilizzo di dialoghi serrati e l'ambientazione rigorosamente in luoghi chiusi, secondo la migliore tradizione del cinema scandinavo. La sequenza conclusiva, con le riprese dall'alto con vista sui tetti e comignoli della città, diventa quasi metafora del film come percorso di crescita e ricerca di un equilibrio col passato, una sorta di "ricomposizione" finale che passa attraverso la dolorosa ma necessaria esplorazione del mondo esterno. 27/30 |