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la mia classe
GDA: Selezione Ufficiale Italia, 92' |
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Un gruppo di immigrati extracomunitari assiste entusiasta alle lezioni del corso di italiano, dove hanno la possibilità di aprirsi davanti alla classe e al maestro raccontando esperienze, pensieri e incertezze. Una classe particolare, diversa, non solo per l’età adulta e la provenienza degli alunni, ma per il fatto che ciò a cui si assiste è una finta lezione all’interno di un set cinematografico. L’intento è quello di girare un finto-documentario; come da routine, compaiono in campo il regista Daniele Gaglianone, i fonici e si ripetono alcune scene nel making of. Il maestro-attore Valerio Mastandrea impersonifica i valori di un professore equo e comprensivo di fronte alle difficili situazioni degli immigrati. Ci si chiede, però, fino a che punto si rimanga dentro le barriere della finzione; gli attori-studenti parlano liberamente, scherzano e si commuovono, condividono con la telecamera un pezzetto della loro vita, portando il film ad una dimensione reale. Ma quando scade il permesso di soggiorno di uno degli studenti extracomunitari, obbligandolo all’espatrio, la continuazione delle riprese viene sconvolta e viene messa in discussione la credibilità del progetto stesso. La mia classe di Gaglianone si potrebbe definire come un “esperimento sociale”, un tentativo di rappresentare la doppia faccia del discusso tema dell’integrazione. Il registro naturale e diretto cattura e rende partecipe lo spettatore in questo film coraggioso e spiazzante, che lascia spazio ad una riflessione: a volte la realtà è talmente cinica da superare la finzione. 24/30 |