kush
di Shubhashish Bhutian
Sonika Chopra, Shayaan Sameer, Anil Sharma


ORIZZONTI
India, 20'

 

Kush, rush for your rights

Un microscopico road-movie,intenso e teso,dal finale impossibile da svelare, racconta il tragitto reale e ideale di un bambino sikh, che non deve emergere,a causa della sua capigliatura e del copricapo, dalla moltitudine maggioritaria dei compagni di classe hindu durante un breve spostamento in autobus il giorno dell’assassinio di Indira Gandhi, anno 1984, pena la fucilazione. Shubhashish Bhutiani, che all’epoca dei fatti forse non era neppure nato, narra un giorno tremendo nella recente storia dell’ India moderna tenendo fuori campo, almeno fino a quando è possibile farlo, gli scenari di battaglia e il redde rationem tra etnie opposte, con i sikh accusati di aver tramato contro il primo ministro, simbolo di una nazione.
Il protagonista, con lo sguardo antico e intensissimo delle genti d’ India e occhi infinitamente scuri, possiede la grazia dell’innocenza, che condivide con i compagni e con la maestra, tutti impegnati a passare indenni i posti di blocco fissati quel giorno dalle milizie governative.
Qui non si discute di politica, non si vuole rileggere il dato storico con puntiglio da cronista, quanto piuttosto isolare visivamente il mondo degli ancora puri, dei ragazzini liberi da ogni condizionamento ideologico, solidali gli uni con gli altri a prescindere da usi e costumi.
Bhutiani, prodotto dal padre Sanjay, tien ben fissa la m.d.p. al centro dell’ autobus, quasi volesse scrutare negli sguardi dei bambini, e di Kush in particolare, per vedere se le urla e gli spari provenienti dall’esterno riescano a scalfire l’ idillio della scampagnata –lo scopo del viaggio è un picnic scolastico- e, all’occasione, è pronta a mettersi in parata durante il drammatico controllo al posto di blocco, superato con un abile stratagemma.
Il finale, come detto, è un’altra cosa: è lo sguardo assoluto, quello della realtà che entra nei territori del sogno, dell’illusione, della speranza, facendovi irruzione, ma senza per questo mutare il senso di un messaggio e di una direzione morale da tenere ben presenti di fronte (e dentro) a ciascuno di noi.30/Lode