Glow: tra danza e nuove tecnologie
Al Teatro Tese delle Vergini per il 7 Festival internazionale di danza
contemporanea della Biennale di Venezia la compagnia australiana Chunky Move
presenta la prima italiana di Glow, coreografia di Gideon Obarzanek. La
visuale dall'alto consente allo spettatore di poter osservare le memorie
spaziali che il corpo della danzatrice solista disegna grazie al programma
di video-motion-sensing Kalipso, una delle più recenti tecnologie video
interattive. I movimenti eseguiti al pavimento sono geometrici e veloci; si
alternano quiete fasi di crescita emotiva che aumentano la tensione in sala.
Una lotta tra il bene ed il male, o forse si potrebbe dire tra l'angelo ed
il proprio demone; oltre alle traiettorie disegnate dal corpo la tecnologia
video consente anche di poter lasciare le proprie impronte come fossero
ombre viventi. Dopo un'apparente trionfo della luce è in realtà l'oscurità a
inghiottire il bene in un manto nero. |