66.ma mostra del cinema

LE INTERVISTE 2009

Venezia, 02/12 settembre 2009

 

Tom FORD, Colin FIRTH e Julianne MOORE
 

regista e attori protagonisti di

the single man

KINEMATRIX Perché dalla moda è passato all’esperienza cinematografica?

Tom Ford In realtà esistono diversi punti in contatto tra questi due mondi e in più il cinema mi affascinava per la possibilità di dare una forma completa e “controllabile” a un interesse, un desiderio, un’ idea. Il libro, oltretutto, è sempre stato il punto di partenza, il motore dell’ iniziativa. Oltre a ciò, i tempi di lavorazione della moda sono tutti costruiti sui 6 e sui 12 mesi, cosa che ovviamente non si ha nel caso del cinema. Poi, ciò che è straordinario è la necessità di seguire i cambi di luce naturale e, come nel nostro caso, per le molte scene notturne, è stato affascinante dover aspettare la notte e girare fino a tardissimo.

 

Segue un intervento di Grillini, che perora la causa del film come possibile Leone d’ Oro e fa notare come la scena in cui si suggerisce l’impossibilità da parte di Firth di partecipare ai funerali del suo compagno - ambientata nel 1962 - sia ancora attualissima oggi.

Colin Firth, in perfetto italiano, ricorda, a questo proposito, quando girarono quella stessa scena: era il giorno dell’elezione di Obama, ma anche quello in cui passò al Congresso una legge in cui i matrimoni tra omosessuali tornavano ad essere negati. 

A chi si è ispirato per il personaggio del film, a quali attori del presente o del passato?

Colin Firth Mah, in realtà sono tanti… Ma più di tutti mi sono ispirato a Julianne Moore! A dire la verità, la più grande sfida del film è stata quella di non baciare Julianne sul set…! è difficile rispondere più approfonditamente: possono esserci attori bambini straordinari, ad esempio, e quando hai un bambino che sa recitare, è assolutamente perfetto, quindi anche lui può essere fonte d’ ispirazione. Loro, come altri attori poco conosciuti, sono meglio delle grandi star, perché quello che conta è esprimere il massimo livello di verità. 

Lei in FAR FROM HEAVEN e ora in questo film interpreta personaggi non proprio in costume, ma comunque ambientati in un passato ormai piuttosto lontano, sempre in ruoli di donne piuttosto convenzionali, ma sincere, che soffrono perché i loro uomini o i loro ex, come Firth in A SINGLE MAN, hanno delle relazioni omosessuali. A chi si è ispirata? 

Julianne Moore FAR FROM HEAVEN era ambientato in pieni anni ’50, quindi in un mondo ancor più chiuso e ipocrita e le differenze col film di Tom sono sostanziali. Recitazione, costumi etc. sono parte di due realtà completamente diverse.

 

 a cura di KINEMATRIX

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