66.ma mostra del cinema

LE INTERVISTE 2009

Venezia, 02/12 settembre 2009

 

Francesco MASELLI

 

regista di

LE OMBRE ROSSE

 

Le ombre rosse ci racconta di una realtà tragica e disillusa di un “Centro Sociale”, con un’ipotesi più critica sulla sinistra attuale.


Kinematrix Sono trascorsi molti anni dalla caduta del comunismo, dai movimenti degli anni sessanta/settanta, ecc… Cosa, è cambiato di così profondo per la nostra società e c’ è una possibilità per migliorare?

Francesco Maselli è peggiorato tutto! La scomparsa del Partito Comunista, come vecchio partito Italiano, non aveva nulla in rapporto con il Partito Sovietico, era diverso, era un’altra cosa. Noi abbiamo avuto Gramsci! è altra cosa… Questa scomparsa del partito comunista italiano è stata una piccola tragedia. Ha determinato a catena una serie di modifiche e una serie di conseguenze pessime. La situazione attuale è più caotica, e non ha più un polo di riferimento, magari anche negativo ma di riferimento.

Nel 1970 portava sugli schermi Veneziani Lettere aperta a un giornale della sera: ha qualcosa in comune con Le ombre rosse?

è un’ipotesi più tragica di quella che ho presentato anni a dietro, è la realtà di un centro sociale, con una sinistra con metodi più gravi di ora. Era un’autocritica a noi intellettuali comunisti, all’interno del nostro partito, qui è amplificato alla massa.

Vorrei chiederle dei riferimenti stilistici di questo film: fanno ricordare molto La regola del gioco di Jean Renoir. è solo una impressione? è così?

La mia idea era quella di raccontare in modo lirico… la vita del centro sociale, con immagini poetiche, con un utilizzo degli spazi in modo dettagliato. Renoir è sicuramente un ottimo riferimento!

Cosa si aspetta dalla sinistra attuale?

Un forte cambiamento, un ritorno ai vecchi valori!
 

a cura di FERRENTINO

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