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LØNSJ (COLD LUNCH) di Eva Sørhaug Norvegia, 85‘
SETTIMANA DELLA CRITICA |
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“Pranzo freddo” è letteralmente la traduzione
del titolo di questo lungometraggio norvege che apre la Settimana della
Critica 2008 alla 65° Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di
Venezia. E molto freddi, senza fiducia e quasi senza dignità sono i
protagonisti delle storie raccontate dalla regista Eva Sørhaug. In un
quartiere residenziale di Oslo un gruppo di persone vive la propria
giornata, scandita da inquietudini e solitudini esistenziali. Il giovane
Christer, preoccupato dalla sua situazione economica, provoca un incidente
elettrico che innesca a sua volta una serie di nuovi problemi; Leni, rimasta
senza casa dopo la morte del padre, trova, in modo del tutto anomalo, lavoro
in un elegante posto di ristoro; Heidi è una giovane madre distratta che
vive un rapporto sentimentale tormentato e a tratti violenti. Su tutti
incombono gli uccelli, non rappresentati in modo così minaccioso dai tempi
di Hitchcock. Con sfondo le vie di una Oslo sempre deserta, anche i
personaggi rappresentati dalla Sørhaug risultano vuoti dentro con poca
fiducia in se stessi e nel mondo, con nessuna traccia di dignità e di
rispetto verso se stessi e il mondo che li circonda. Sono dei ritratti
alquanto surreali e, per certi versi, anche a dir poco assurdi che quasi
vogliono rafforzare quel giudizio a volte negativo che noi “europei del sud”
abbiamo nei confronti degli inquilini del piano superiore: efficaci,
efficienti lavoratori si, ma soggetti molto tristi e quasi inumani. Con
Cold Lunch la Sørhaug riesce
a trattare temi ed esperienze infelici con una particolare ironia e un
tagliente sarcasmo: delle tre storie di vita raccontate quella che
inizialmente sembra assurda, inconcepibile, antiumana, alla fine si rivelerà
essere l’unica storia di vita che vale veramente la pena di raccontare e
Leni è la perfetta candidata alla guida della riconquista della dignità
umana. Applausi meritati. 29:08:2008 |
LØNSJ (COLD LUNCH) di Eva Sørhaug SETTIMANA DELLA CRITICA |
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