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35 Rhums di Claire Denis Francia/Spagna, 100'
VENEZIA 65. FUORI CONCORSO |
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Un padre e una figlia. Lui conducente di treni, sconvolto dal suicidio di un collega che non riesce a sopravvivere alla nullafacenza della pensione. Lei si attacca al padre con tutte le sue forze, dopo il divorzio dei suoi, molto più che al giovane vicino di casa Noé che in qualche modo vede, e molto più che agli altri ragazzi.
Come sempre, la Denis esibisce uno stile fatto
di microscopiche increspature quotidiane, tutto silenzi, rumori captati
maniacalmente, dettagli allusivi e puramente sensoriali (una mano che sbatte
una porta, piedi nudi che camminano sul suolo), con la macchina da presa
traballante a mimare lindeterminatezza di uno spazio misurato non con le
geometrie degli occhi, ma con tutti e 5 e i sensi, troppo sensibili per
orientarsi davvero. E il grosso rischio che la Denis corre immancabilmente,
è di trasformare queste buone intenzioni in una sorta di retorica del
sensoriale, alla lunga spottistica. Come retorica è la pretesa che la
narrazione è solo un pretesto, da cui si prova a fuggire con immancabili
incursioni all'estero (qui, Lubecca) e con deliberati buchi narrativi di cui
troppo spesso si avverte l'inutilità. 01:09:2008 |
35 Rhums di Claire Denis VENEZIA 65. FUORI CONCORSO |
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