I FIGLI DI CORMAN

61.MA MOSTRA CINEMA DI VENEZIA

 
 


ABEL FERRARA

 

notte FERRARA

10.09.04

 
 
SERATA ABEL FERRARA
di Gabriele FRANCIONI
Evento inaspettato, quasi una Notte-Abel Ferrara, anticipata di qualche ora, l’incontro col regista italo-newyorkese si svolge tra la Sala Conferenze e lo Spazio Aperitivi, a dire il vero senza particolari soluzioni di continuità.
Scorrono persone e poi liquidi e poi parole, a cominciare da un “How’s ev’rybody ?” rivoltoci da Ferrara in fase di carburazione lenta. No Abel, No Party, e stavolta è proprio vero. La bianca presenza del gonfio Maestro, sempre in procinto di collassare, crea un’atmosfera frizzante, un thrilling dell’improvvisazione che viene sempre premiato da exploits da vero cabarettista tomwaitsiano, supportato dalla spalla Frank De Curtis, l’angelo custode-press agent preso di peso da ADDICTION . Poche domande dai giornalisti presenti, che non sapevano nulla di MARY, il primo di tre progetti italiani da girare tra Cinecittà, Gerusalemme e NYC, ma finanziati da Andrea Gropplero, Roberto De Nigris e Massimo Cortesi, ovvero una connection perfettamente nostrana, che lega ROMA e BOLOGNA. E scritto insieme a Simone Lageoles.
Santità plus nuit americaine, cioè l’idea del film, poiché “(…) nella nostra pellicola il personaggio è tratto dalla mitica Maria Maddalena, che trova nell’attrice MARIE un canale per rivisitare la verità, portando l’attrice in un profondo viaggio di illuminazione personale. Contemporaneamente TED YOUNGER, giornalista newyorkese, porta avanti la sua ricerca per un ispirato (sic) show televisivo sulla vita e il lascito di Gesù Cristo. Il terzo personaggio è TONY, famoso regista che interpreta Gesù nel suo nuovo film controverso (sic), la cui prima mondiale al Teatro Ziegfield di Manhattan diventa il palcoscenico per un climax finale di vite, amori e speranze dei personaggi…”.
Beh, è il Ferrara che conosciamo, tra OCCHI DI SERPENTE e IL CATTIVO TENENTE, con una immarcescibile tensione pagana verso il trascendentale, altrimenti definibile come speranza di trovare il trascendentale nei corpi neri di preti-droputs-prostitute, come Maria Di Magdala, in un cortocircuito di valori che solo lui riesce a compattare in significati e densità espressive che partoriscono immagini.
Forse il finale potrà ricordare l’OPENING NIGHT cassavetesiano, con qualche redde rationem giocato tra pathos e affabulazione (lavoriamo di fantasia, ovviamente…).
MARY ha già un suo “doppio” in fase di concepimento: l’“altro” film che verrà e che si trascina un titolo alla Radford-documentarista, qualcosa tipo GO GO GIRLS o NIGHT OF THE GO GO GIRLS.
Per il primo si vociferava di Moniche Bellucci “lato A e lato B”, cioè madonne mediterranee tornatoriane o aperte femmine parigine in versioni irreversibilmente devianti. Ma la cosa è saltata. Asia Argento doveva rientrare in uno dei tre progetti (il terzo è una serie di sketches su personaggi strappati alla banlieu romana, forse LA HAINE che incontra accattoni della Magliana ai quali appare, ipotizziamo, il Cristo. Vedremo o, meglio, “vedranno”). Asia Argento non ci sarà. Asia Argento c’era, in NEW ROSE HOTEL, e questo è bastato ad Abel. Che non ama i gossip e non ama i parties romani e cerca veramente, da sempre, la Madonna. Figuriamoci se vuole incrociare di nuovo la trucida Scarlet Leroy pittata come in Love Bites…. Meglio il fido Frank, uscito dalla copertina di TRANSFORMER di Lou Reed o da un documentario sui Navajo trapiantati a Manhattan.
Ferrara è un Grande anche quando sbraccia tra forme di formaggio lucano e paioli d’agnello e salsiccia tritata, abbracciando i cuochi italici come lui, con gli occhi lucidi e rossi per il sacro vino. Si sente a casa, sotto il tendone degli aperitivi, dove Bonaga incrocia De Curtis e noi incrociamo numerosi calici di rosso. Temiamo per lui quando la stazza enorme si piega sul cibo, ma ci rallegriamo nel cogliere il solito sguardo luminoso-e-buono da filosofo e profeta della Strada che tutto vede, attraverso il suo sguardo rauco.

MARY partirà ad ottobre, con le prime riprese romane. Vincent Gallo, apparso in videoconferenza prima del rinfresco, ne sarà il protagonista.