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Bello e terribile è The Last Train, film russo ambientato
nei momenti finali della ritirata tedesca dalla Russia nel ’44. Il protagonista,
un pingue e mite medico tedesco, è catapultato sul fronte orientale
nel momento più tragico della disfatta germanica. Il suo viaggio
lentissimo è seguito passo passo, dal treno alla macchina che lo
porta sempre più lontano da ogni luogo sicuro verso un ospedale
fatiscente immerso nel gelo invernale ed in pieno smantellamento per la
ritirata delle truppe. Qui trova, oltre a sporcizia, galline e feriti
troppo gravi per essere trasportati, un medico ormai sulla soglia della
follia, con una tosse feroce ed una sigaretta sempre in mano, che lo maltratta
aspramente, finché il poveretto si trova, non si sa come, perso
nella tundra innevata senza riuscire a tornare all’orrendo ospedale. Scioccato
e terrorizzato, incontra un anziano portalettere tedesco anch’egli in
fuga ed insieme vagano per un tempo indefinito, bombardati dalle linee
russe, gelati fino al midollo, persi in un orrore senza limiti. I pochi
esseri umani incontrati tra metri di neve e betulle, una compagnia di
attori russi, una divisione tedesca allo sbando, vengono sterminati sotto
i loro occhi impotenti, e nulla più resta da fare se non sedersi
su un tronco ed aspettare anche la propria fine. Voto: 28/30 31.08.2003 |
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