
Avete mai amato una donna? L’avete mai desiderata? Una donna qualsiasi,
che potreste incontrare per la strada, ma che forse non riconoscereste,
perché incapaci di amare, rispetto alla quale vi sentireste più forti, ma
vi sbagliereste, perché l’amore è l’unica cifra a cui far riferimento. Un
flusso di immagini oniriche ci raccontano i pochi giorni passati insieme
da un uomo ed una prostituta, ma in realtà ciò a cui assistiamo è un
dialogo sovrapposto ed ininterrotto di voci fuori campo che accompagnano
immagini di acqua, di vetri da cui scola pioggia, riprese in un bianco e
nero sporcato dalla grana della pellicola di boschi ed interni, volti e
corpi geografia dell’animo. I movimenti della macchina da presa avvolgono
i due attori in una danza di corpi che amano e fremono, di volti che
piangono e ridono, mentre la malattia della morte corrode l’animo
dell’uomo non placato dal ventre fecondo d’amore della donna. Bellissima
la scena statica a colori del pasto della donna, quasi un quadro
interrotto da impercettibili movimenti al rallentatore. Da vedere, con lo
spirito con cui si sfoglia un libro di poesia ed immagini fotografiche
perduto e ritrovato negli anni.
Voto:
27/30
31.08.2003
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