60. mostra internazionale di arte cinematografica

 

LIBERI
di Gianluca Maria Tavarelli

con: Luigi Maria Burruano, Elio Germano,
Controcorrente

In Concorso

di Fabio SAJEVA


Il film di Tavarelli non mi è piaciuto. Non dico questo perché penso che non si debba parlare dei problemi dei disoccupati e delle loro intense e sofferte storie d’amore, ma lo dico convinto del fatto che dopo un film come Il posto dell’anima di Riccardo Milani, il quale, tra l’altro si avvale di documenti di tutto rispetto, è perlomeno riduttivo mettere in scena un’altra storia di tutti i giorni, un altro gonfiaggio in 35mm di un servizio televisivo da tg. Il padre perde il lavoro ed il figlio, che vuole studiare, va a lavorare. La madre lascia il padre per un amico di famiglia, mentre il figlio, facendo l’aiuto cuoco, si innamora e si fidanza con una bellezza uscita letteralmente dalla televisione. Tavarelli non eccede e quindi non stupisce. I suoi personaggi, nonostante la bravura di tutti gli attori, sono più piatti di quelli proposti dalla tv e non sono credibili proprio per questo. E’ soprattutto il finale positivo palesemente posticcio e buonista da far schifo, che fa odiare un film inutile come questo.

 

Voto: 15/30

03.09.2003

 

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