60. mostra internazionale di arte cinematografica

 

GUERRA

di Pippo Delbono
dalla piece di Pippo Delbono

Nuovi Territori

di Cinzia FARINA
Si tratta di uno degli eventi più attesi della sezione, forse anche troppo (se ne parla già da mesi in ogni possibile salsa). Che dire? Le intenzioni sembrano buone, Pippo lo conosciamo per il suo teatro e "Barboni", una delle sue pièces più famose, ci ha strappato una significativa lacrimuccia a suo tempo.
Eppure questo esperimento cinematografico non sembra decollare propriamente, ancorato alla struttura teatrale particolarissima, con evocazioni tra il circense e la corte dei miracoli, creata da Delbono e dai suoi attori strappati all’emarginazione e al manicomio. Forse è troppo, guerra più infermità mentale più sangue più desolazione e chissà cos’altro, si esce con il vocione di Pippo che impreca nelle orecchie, senza aver capito qual’è il risultato dell’operazione di aver spedito una compagnia teatrale totalmente freak nel bel mezzo del conflitto arabo israeliano, un po’ come mandare un bantù in un centro commerciale e osservare la reciproca incomprensione con la massa consumista di un sabato pomeriggio prenatalizio. Ne concludiamo che, pur con lodevoli intenzioni (mettere anche la propria voce nel coro antibellico mondiale), questo lavoro nulla aggiunge e nulla toglie alla naturale indignazione che ogni essere umano, ‘normale’ o no, dovrebbe provare di fronte alla guerra.

Voto: 22/30

05.09.2003

 

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