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un George Clooney caratterista e sprizzante di vigorosa ironia si
contrappone una bellissima e statica, oltre che statuaria, Catherine
Zeta-Jones. Dietro la regia perfetta, astrusamente precisa di Joel Cohen,
sai nasconde una classica commedia americana il cui topic
fondamentale sono gli ingannevoli matrimoni d'interesse, e conseguenti
processi di divisione dei beni. E qui entra in scena George Clooney alias
Miles Massey, avvocato matrimonialista di chiara fama e celebre per
l'accordo prematrimoniale a suo nome. L'accordo Massey,
“blindato” per i ricchi che non vogliano rischiare di vedersi
prima sposati per interesse e poi lasciatri per lo stesso motivo, assicura
che i beni del coniuge benestante restino a lui anche in caso di divorzio.
Massey conosce Marylin Catherine Zeta-Jones in occasione del suo divorzio
dal miliardario Rexroth e si infatua subito di lei, ma la invitando a cena
anche per ottenere un accordo consensuale per il suo cliente. In un
crescendo di situazioni esilaranti e
dopo l'ennesimo divozio di Marylin, i due si incontrano di nuovo a
Las Vegas per la conferenza annuale degli avvocati matrimonialisti dove
Massey deve tenere il discorso d'apertura. Nell'ascensore le chiede di
cenare con lui e lei accetta: la cena procede con una proposta di
matrimonio da parte di Massey e l'accordo stracciato da lei a
dimostrazione del suo amore. La sorpresa dell'indomani e' pero' amara:
Massey scopre di esser stato turlupinato e preso all'esca da lei per i
suoi (di lui) soldi e assolda un killer per ucciderla. Le situation
comedy si esaltano e Massey finisce per scoprire che lei e' invece
ricca: il finale e' ovvio. In un lacrimevole susseguirsi di commiserazioni
reciproche e buoni sentimenti risorti a nuova vita, il finale happy
concede ai nostri occhi la vista di un favoloso menage tra gli
ultimi belli di Hollywood. Un film dopotutto senza presunzioni e con una
notevole sigla di inizio costruita dalla cartellonistica amorsa: puttini
semoventi, fidanzatini alla Peynet su sfondi faunistici da quaderni di
Harmony per bambini mossi da macchinari alla Lumiere.
Voto:
23/30
05.09.2003
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