60. mostra internazionale di arte cinematografica

 

Coffee and cigarettes
di Jim Jarmusch

con: Roberto Benigni, Steve Buscemi, Tom Waits, Iggy Pop

Fuori Concorso

di Valeria JANNETTI

 

Girato nel bianco delle sigarette e nel nero del caffè , il film di Jarmusch è un susseguirsi di scenette che ricordano il surreale comico di “Aspettando Godot”, in cui i protagonisti interpretano sé stessi seduti al tavolo di un bar mentre sorseggiano caffeina (caffè, tè) ed assumono nicotina in grandi quantità. Lo scenario, un tavolino coperto dal bianco e nero di una scacchiera, in cui le tazze da caffè ed i posaceneri pieni di mozziconi di sigarette sono disposti come i pezzi di una dama, ed il contenuto, la società, i modi di dire, gli stereotipi, le stranezze e le manie dei protagonisti, sono disposti in modo tale che si prendono e riprendono i discorsi precedentemente affrontati da altri personaggi, formando la scacchiera su cui il regista ci sfida a giocare. Da film cult i primi due episodi, con un Benigni in forma strepitosa e con Tom Waits e Iggy Pop che si incontrano in una bettola a parlare, in cui Tom Waits fa la parte del grand’uomo e Iggy Pop cerca di fare l’amico, senza riuscirci molto. I fratelli White (quelli degli “White Stripes”) ci intrattengono parlando di Tesla e delle sue invenzioni, mentre Alfred Molina ci delizia con i meccanismi legati allo star sistem holliwoodiano. La chiusura è affidata ai rapper Gza e Rza che incontrano il cameriere Bill Murray, che candidamente ammette di essere affetto da pazzia che lo fa lavorare di nascosto in quel locale. Un gioco di coppie e conseguentemente di dama in cui le partite finiscono a favore o contro dell’uno e dell’altro: un bel passatempo in cui il regista si diverte a compiere movimenti di macchina sul tavolo, panoramiche di volti in campo/controcampo, con battute a raffica e comicità onirica, che faranno di questo film un cult generazionale.
 

Voto: 29/30

05.09.2003

 

::: Sito ufficiale della mostra :::