60. mostra internazionale di arte cinematografica

 

BREAKING THE WILLOW

di Yonfan

Nuovi Territori

di Piccarda di MONTEREALE
Yonfan il regista, cinese, Breaking the Willow (Il salice spezzato) il film, documentario sull’arte teatrale antichissima e scomparenda del Kunqu. Il Kunqu è una forma di opera cantata accompagnata da una coreografia di movimenti codificati, elegantissimi, tramandati di maestro in allievo attraverso i secoli. La scena è nuda, a volte quasi vuota, mentre i costumi sono complicatissimi, coloratissimi, il trucco un piumaggio tropicale dalle sfumature nere e rosso fuoco. La macchina da presa segue sinuosamente il cantato, una modulazione di falsetti virtuosistici che si congiungono in una melodia fantastica, fiabesca, con sonorità talmente diverse da quelle occidentali da risultare quasi marziane.
La narrazione è divisa equamente tra due esempi culminanti di questa antica arte teatrale, due opere piuttosto diverse per concezione e stile. Nella prima la protagonista è una donna sposata ad un povero taglialegna, dal quale divorzia per sposare un uomo più abbiente. Quando il taglialegna, contro ogni previsione, diventa un ricco funzionario, la donna cercherà di riconquistarlo, ma è ormai troppo tardi. Il film riprende per intero la scena di delirio onirico che segue alla notizia della raggiunta agiatezza dell’ex marito, in cui la donna si vede, come per incanto, improvvisamente ricoperta di onori e gioielli, omaggiata da notabili e parenti, mentre il terribile risveglio cova nell’ombra.
Nella seconda opera, di ambientazione più fiabesca ed altolocata, si assiste allo straziante addio di due innamorati, un principe, costretto a partire per la guerra, e la sua freschissima moglie, che per l’occasione gli intona una splendida poesia.


05.09.2003

 

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