60. mostra internazionale di arte cinematografica

 

21 Grams

di Alejandro Gonzales Inarritu
con: Sean Penn, Benicio Del Toro

In Concorso

di Livia BIDOLI

 

21 grammi: il peso che perde un essere umano quando muore, l'ineluttabile leggerezza della morte, direbbe qualcuno, citando un Kundera metafisico. Sean Penn alias Paul e Benicio Del Toro, alias Jack, si incontrano per via di un incidente ma le loro vite sono comunque coinvolte da trame inverosimili e leggere, come la morte. Paul è appena riuscito a sfuggiro a morte sicura grazie ad un cuore nuovo di un donatore sconosciuto. Il marito di Naomi Watts-Christina è rimasto ucciso in uno scontro tra due macchine: sull'altra c'era Jack, che guidando ubriaco ha investito il padre con le due figlie che tornavano a casa.
Il gioco ad incastro tra l'incidente in cui muore il marito di Christina, Jack che s'innamora di Christina, Paul che invece lascia la famiglia per il senso di colpa e si costituisce, ha un ritmo forsennato ed il montaggio sfiora la confusione. I tasselli del puzzle messo in piedi da Inarritu combaciano a stento diverse volte, e sembra di sprofondare in un film in cui i personaggi siano doppi l'uno dell'altro e le situazioni possibili sono rappresentate come in “ Il giardino dei sentieri che si biforcano” di Borges. In quel racconto i due protagonisti si affacciano su diverse possibilità "temporali": queste chances portano ognuna verso conclusioni diverse da quella presentata nel racconto. Inoltre vi si praticano scambi di ruoli a tal punto da rendere quasi non identificabile la vera natura e posizione dei due protagonisti. In 21 grams succede la stessa cosa.
Il senso del film, come nel racconto di Borges, si nasconde tutto nel finale: la parabola sul trapianto di cuore che ridona vita a Paul, lo sconforto di Christina per lo sterminio della famiglia, Jack che abbandona la propria famiglia non riuscendo a ristabilire un equilibrio dopo l'incidente. Ecco, tutto questo serve a sondare l'emisfero della morte e di quanto essa “pesi” sulla vita. La morte che dona la vita altrove, magari ad un altro uomo di nome Paul, la trasferisce su un altro piano dimensionale dove si insunua il ricevente: Paul invade la vita di Christina perchè si sente debitore verso di lei - persona che gli ha concesso una chance unica nella vita di un uomo. La ama per il suo "dono" che rappresenta un amore gratuito verso la vita, non solo quella esclusiva dei propri cari ma la vita in se stessa come dono d'amore per tutti.
L'altra faccia di questo amore però è "ombrosa": Paul viene atterrito dalla violenza scatenata da Jack su Christina che fino ad allora aveva sepolto e sublimato il suo dolore nel dono del trapianto di cuore, ora viene assalita da desideri di vendetta senza senso, senza freno o remore. L'amore di Paul agisce come un tappo svitatore per Christina e le sue rimozioni, rende possibile il disvelamento a se stessa di esse e verso l'esterno la sua viscerale rabbia nei confronti dell'assassino di suo marito e delle sue figlie. La soluzione di nuovo è la morte: quei 21 grammi in meno che rendono la vita meno pesante, ma indissolubilmente vana.
 

Voto: 28/30

05.09.2003

 

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