P: Per il
suo prossimo film ha imparato il russo. Come lo ha imparato?
NICOLE KIDMAN.:prima di iniziare le riprese ero in ansia, non sapevo se
farlo oppure no, ma poi mi sono innamorata dellla lingua russa e ho deciso
di accettare. Non è che parli perfettamente il russo adesso, mi
piacerebbe comunque approfondirlo e viaggiare in russia più in
là, quando sarà possibile.
P: perchè ha impiegato tanto tempo ad accettare di partecipare
al film di Lars Von Trier?
N.K.: ci sono problemi di gestione da parte dei produttori non da parte
mia. Ho saputo da una mia amica di essere stata esclusa dal film, io non
ne sapevo nulla. Da parte mia se dico di accettare accetto, non torno
sulla mia parola. Ci sono problemi che non dipendono da me.
P: che impressione le fa essere tornata a Venezia dopo due anni fa?
N.K.: sono contenta di essere tornata a Venezia ma mi turba il fatto che
allora ero con Stanley ed ora lui non c'è più.
A.CRESPI: come valuta EYES WIDE SHUT sul piano artistico. Secondo me è
un film a cui tempo gioverà.
N.K.: è stato un film molto importante per Stanley perchè
parla della visione personale che lui aveva del matrimonio, del rapporto
di coppia, e poi è stato il suo ultimo film e questo lo rende ancora
più importante. Secondo me è un film molto profondo
P: lei nella sua vita è ossessionato dall'orrore?
A.AMENABAR: no, in realtà invento storie dell'orrore soltanto quando
scrivo. forse è un modo per catalizzare certe fantasia. Il tema
della paura e dell'oscuro mi affascinano da quando ero bambino. Ma nella
vita quotidiana quando sono con i miei amici parlo anche di sciocchezze.
P: come si sente sul set di un film dell'orrore? ha paura, ne è
affascinata?
N.K.: sul set il personaggio mi ossessionava, mi è entrato dentro.
Non si ha paura sul set, ma lo spirito del personaggio, la sua inquietudine,
le sue emozioni ti permeano. Si, mi è piaciuto. Credo che tutti
siano affascinati dai film dell'orrore; da una parte li temono, dall'altra
ne sono attratti.
P: che cosa desidera fare in futuro? come vorrebbe proseguire la sua carriera.
N.K.: so che mi piacerebbe molto tornare al teatro.
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