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Puntuale come ogni anno è stato presentato oggi a Venezia, rigorosamente
fuori concorso, il nuovo film di Woody Allen LA MALEDIZIONE DELLO SCORPIONE
DI GIADA. Questa volta il protagonista, interpretato dallo stesso Allen,
è un investigatore di una società assicurativa, che dopo 20 anni di onorata
carriera e centinaia di casi brillantemente risolti alle spalle, si trova
a dover fare i conti con la bella Betty Ann, assunta dal capo con l’incarico
di rimodernare l’ufficio. I due si detestano: mentre il misogino investigatore
trova Ann una donna di ghiaccio, invasiva e prepotente, da parte sua Ann
odia la mediocrità di CW e usa tutto il suo potere per ridurre il suo
raggio d’azione. Ma per opera di un disonesto ipnotizzatore, i due cadranno
vittime di uno strano incantesimo e si ritroveranno coinvolti in losche
faccende. Il film è ambientato a New York nel 1940 e Allen ha dichiarato
di aver scelto quest’epoca in onore dei film con cui è cresciuto e che
lo hanno fatto tanto sognare: in effetti il regista ha curato molto l’atmosfera,
cercando anche di ricalcare i dialoghi su quelli dei film anni ‘40, dove
gli investigatori privati vivevano soli nelle "topaie" e conquistavano
bambole bionde e annoiate. |
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Francesca MANFRONI |
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