LA BRASSERIE / hg
di Patrick Leung & Chan Hing Kai


Film di apertura del Far East Festival, LA BRASSIERE di Chan HING KAI e Patrick LEUNG segna anche l'esordio alla commedia di quest'ultimo, che viene considerato uno dei più eclettici registi di Hong Kong. La storia è quella di una sfida lanciata dalla direttrice di una azienda, tutta al femminile, che produce biancheria intima: far entrare nel ciclo creativo anche due uomini che lancino, nel giro di tre mesi, una nuova linea di reggiseni. Ecco che allora la responsabile del progetto assolda due ragazzi carini ed intraprendenti, che dovranno vincere il loro narcisismo e le continue tentazioni di un equipe di lavoro formata escusivamente da donne, per riuscire a superare la sfida. L'idea di mettere a confronto il mondo maschile con qualcosa di talmente femminile da diventare un simbolo dell'interiorità della donna, è decisamente incisiva. Ma 110 minuti di pellicola sono forse troppi per una commedia dallo stile hollywoodiano che ha dalla sua parte solo un'idea forte e qualche momento di buona recitazione.

Voto: 22/30


Francesca MANFRONI

20 - 04 - 02

KICK THE MOON / sk
di Kim Sang-jin


Dopo il grande successo di ATTACK THE GAS STATION! del 1999 (presentato alla seconda edizione del FarEast), Kim-Sang-jin ritorna al lavoro con la stessa crew, questa volta con un budget più ampio, in KICK THE MOON. Contro ogni aspettativa, il film è riuscito quasi a doppiare il successo al botteghino di Gas station, con 4.4 milioni di biglietti venduti contro i 2.6 milioni del predecessore, dominando la stagione estiva coreana assieme a MY SASSY GIRL.
Il set è questa volta la cittadina rurale di Kyungiu, una nota località turistica, antica capitale della dinastia Shilla. Due ex-compagni della scuola superiore intraprendono professioni impreviste: Lee, il secchione sfigato che non ha abbastanza coraggio per partecipare alla guerriglia stradale con cui si apre la pellicola, diventa un gangster, mentre Cha, il bullo carismatico e anarcoide, decide di fare l'insegnante di educazione fisica. I due si ritrovano dopo molti anni e cercano di superare le tensioni giovanili costruendo una solida amicizia. L'idillio, tuttavia, non dura molto. L'incontro fortuito con la bella e schietta sorella di uno studente di Cha riapre il conflitto latente fra i due: è guerra a tutto campo per conquistarsi i favori della fascinosa ragazza, interpretata con brio da Kim Hye-soo, famosa modella e attrice.
Come in ATTACK THE GAS STATION! gli elementi trainanti del film sono ancora le situazioni estreme e violente, la prevaricazione e la lotta per il potere. Alla fine, il personaggio più edificante risulta essere il gangster interpretato da Lee, a dimostrazione del generale tono politically uncorrect e anti-sociale di cui il film si fa portavoce. Questi temi sono arricchiti inoltre dalla costante dialettica fra l'ambiente scolastico (sia quello passato dei protagonisti, sia quello attuale di alcuni studenti di Cha che fanno di tutto per entrare nella gang di Lee) e quello malavitoso (il potente clan di cui fa parte Lee contro la gang locale di Kyungiu), dialettica disegnata visivamente nel riuscito parallelismo fra la guerriglia iniziale e quella finale.
Il film risulta perfettamente equilibrato nella sceneggiatura, che mantiene sempre un alto livello inventivo e descrittivo. Stesso discorso per quanto riguarda la definizione dei personaggi, persino quelli di limitato peso narrativo. Menzione speciale per il capo della gang locale, irascibile, sgangherato e spassosissimo, interpretato da un Park Sang-myun (visto anche in HI, DHARMA!) più in forma che mai.

Voto: 27/30


Guillermo GONZALES

20 - 04 - 02

KILLER TATOO / thai
di Yuthlert Sippapak


Una pellicola funambolica e piena zeppa di gag esilaranti. In un futuro post-Fondo Monetario Internazionale la Thailandia è in preda al caos e alla criminalità. L'unica moneta di scambio è il dollaro e una Bangkok allo sbando e dispotica è sotto il totale controllo dell'esercito. Per caso cinque killer sono coinvolti in un gran pasticcio con un capobanda che, dopo averli ingaggiati per errore, sguinzaglia contro di loro un altro assassino, Kid Silencer. Quest'ultimo, nel frattempo, è alla ricerca dell'uomo tatuato che ha ucciso i suoi genitori. Sippapak, al suo primo lungometraggio, ha saggiamente attribuito i ruoli principali della storia ad alcuni comici di fama, il che ha garantito risate senza tregua e successo al botteghino. Il film è veramente irresistibile, ipertrofico, sgangherato e destabilizzante. Per chi l'ha visto qui a Udine è già un culto.

Voto: 27/30


Guillermo GONZALES

20 - 04 - 02