FUERA DE JUEGO

(FUORI GIOCO)

di Victor Arregui
(Ecuador, 2003, 35mm, 87')

di V. DI MICHELE


Piange Anahí Hoeneisen, responsabile della distribuzione all’estero di Fuera de juego, ricordando il collasso economico e morale del suo paese, l’Equador. Un paese che ha visto negli ultimi anni un progressivo peggioramento inarrestabile delle condizioni sociali, tale da spingere gran parte della popolazione attiva all’estero, ed in Europa in special modo. La realtà equadoriana che passa sugli schermi delle emittenti locali e sulle strade, accuratamente testimoniata dal regista Víctor Manuel Arregui con inserti documentari, lascia poco spazio alla speranza.
Per gli abitanti delle favelas di Quito, il futuro apre soltanto alla fuga o alla disperazione, alla piccola delinquenza (votata ad una impietosa morte sulla strada) e al sogno di una (improbabile) vittoria sui banchi del bingo. Risparmiatori derubati dei crediti bancari, la dura repressione della polizia, la fermezza di un governo militare prossimo al crollo (il film è stato girato poco prima delle elezioni che hanno portato all’attuale presidenza di Lucio Gutierrez), sono lo sfondo di una storia, una delle tante possibili, di desiderio di una vita normale, di desideri adolescenziali e di impossibilità.
Vincitore della sezione Cine en costrucción alla scorsa edizione del Festival di San Sebastian-Donostia, Fuera de Juego ha il dono di saper mostrare, senza concessioni al pietismo del falso impegno, un paese mediaticamente citato, discusso, analizzato.
Troppo, forse, per “meritare” di non essere dimenticato.
 

17.11.2003