AMERICAN SPLENDOR

(SPLENDORE AMERICANO)

di R. Pulcini, Shari S. Berman
(Stati Uniti, 2002, 35mm, 100')

di V. DI MICHELE


Sperimentale, depresso, colorato. American Splendor, vincitore del Sundance e presentato al pubblico europeo nel corso di un'applauditissima anteprima a Cannes, salta le convenzioni della biografia cinematografia e della trascrizione su pellicola di un fumetto underground (si veda, per esempio, l'alterno Ghost World di Terry Zwigoff). La vita di Harvey Pekar, ossessivo e grigio uomo medio della provincia americana, fondatore del fumetto biografico, trasla la quotidianità passando dalla secchezza della striscia alla narrazione a tutto tondo del film grazie all'abilità di Shari Springer Barman e Robert Pulcini, newyorkesi con un passato (evidente) da documentaristi.
Sospeso fra i bianchi e neri dello strip book, il marrone degli opachi anni '70, e le fluorescenti emanazioni del tubo catodico a testimonianza delle apparizioni televisive di Pekar, American Splendor intreccia fiction e documentario senza perdere di vista il suo oggetto del desiderio, costruendo intorno all'uomo-personaggio una macchina perfetta che sembra sfuggire al bisogno di scindere la tridimensionalità materia e la linearità cartacea.
Fra i migliori prodotti usciti dalla macchina fabbrica-indies del Sundance, negli ultimi anni, American Splendor è l'esempio, brillante, di quello che vorremmo che il cinema americano riuscisse (ancora) a potere e voler raccontare.

 

14.11.2003