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Dimenticatevi subito “Sea of Diamond”
dei Sonic Youth. Questa sciocchezzuola ispanica semmai può ambire
faticosamente a essere degna di un Alex Britti qualsiasi. Certo, la
canzone nel corto c’è e la si strombazza impudicamente per la sua
intera durata. Semplicemente però il film se ne frega e non mostra una
sola convergenza espressiva con essa. Il mare c’è, non altro. Ci sono
tre giovani, due fidanzati e un amico, che vanno in barca e lasciano
emergere futili discrepanze affettive. Con inarrivabile
superficialità, e con disgustosa appicicosità emotiva ai personaggi
(mal travestita da empatia). Possono tanti difetti comprimersi in soli
otto minuti? Purtroppo sì. 21.11.2003
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