LOTUS

di Luca Guadagnino
(Italia, 2003, Digital Betacam, 60')

di Marco GROSOLI

"Lotus" è il titolo del nuovo album di Elisa, alla cui genesi Guadagnino dedica questa non banale videoinchiesta. Come da tradizione, accanto alle riprese in studio delle registrazioni vengono giustapposte scene "descrittive" dell'atmosfera tra un'incisione e l'altra e frammenti di interviste a Elisa, alla band e a parenti e amici. Fortunatamente ogni possibile effetto "frullatore" è saggiamente evitato: ogni tessera del mosaico viene lasciata respirare senza inutili forzature di montaggio o cineticità esasperate che tentino di ricreare movimento a tutti i costi, pratiche fastidiose ma non poi così infrequenti in questo genere di film, anzi. In questo modo traspare l'intenzione di accostarsi nel modo più "onesto" possibile al personaggio Elisa; il ritratto che ne esce è tutto sommato affettuoso, intelligentemente lontanissimo da agiografie o da ruffianate per fans. Si ha però l'impressione che non ci si spinga fino in fondo su questa strada; a differenza del suo documentario su Tilda Swinton presentato a Venezia l'anno scorso (consistente quasi totalmente in un primissimo piano di lei che parlava) sembra che Guadagnino abbia preso troppe strade in una volta sola, sacrificando alla pur lodevole "incollocabilità" frammentaria del suo lavoro ogni tentativo di empatia col personaggio che pure dimostra di ricercare. Lo ricerca ad esempio con un originale (anche se non molto riuscito) utilizzo del paesaggio durante le interviste, appunto ambientate sullo sfondo di tramonti o interrotte da frammenti quasi subliminali ugualmente bucolici. Sforzi lirici che non giovano al progetto, a cui comunque va riconosciuta una buona consapevolezza e capacità di avvicinarsi all'oggetto dell'indagine nel modo più trasparente possibile.
 

19.11.2003