LOTUSA 78-AS SZENT JOHANNAJA
(GIOVANNA D'ARCO SULL'AUTOBUS NOTTURNO)

di Kornél Mundruczò
(Ungheria, 2002, 35mm, 27')

di Marco GROSOLI

Continua a promettere bene Mundruczò. Pardo d’argento a Locarno 2002 con Pleasant days, sorprende con un corto folle ed originale. Nientemeno che la Giovanna D’Arco di Verdi reinterpretata e aggiornata dalle vittime di un incidente stradale che risorgono come nulla fosse una volta giunte in ospedale. La forma adottata è ovviamente il musical; l’interesse del film sta principalmente nello stile lontanissimo da quello del musical. Se in questo c’è quel gusto per l’idealizzazione formale ad oltranza, quella pulizia espressiva astratta ed estrema resa immortale tra gli altri da un Minnelli o da Un sogno lungo un giorno di Coppola, nel corto in questione si esaspera una ruvida, inaccettabile e inafferrabile carnalità, all’inizio evidente nei cadaveri sanguinolenti e smembrati, e poi resa attraverso una fotografia opportunamente sgranata, gravida di tonalità freddissime e di violenti contrasti luce-ombra. L’astrazione, nucleo sostanziale del musical (ben presente nel corto, per esempio nella disinvoltura con cui si passa dalla vita alla morte), perde miracolosamente la pulizia che abitualmente l’accompagna, immergendosi in un umbratile universo di luci al neon e di coreografie genialmente rattrappite e spezzettate. Fino al volo finale di Giovanna in paradiso, girato così addosso alla protagonista da perdere ogni trionfalità, anzi, sembrando piuttosto un goffo incespicare tra le nuvole. Raggiungendo così uno spiazzamento assoluto, totale, prezioso e difficile da dimenticare.
 

21.11.2003