SCHERMI D'AMORE

Festival del cinema sentimentale e melò

la GIURIA GIOVANE

Prestigiosa la giuria di SCHERMI D'AMORE: il critico Andrè Ceuterick, il regista e scrittore Robin Hardy, l'attrice Daria Nicolodi… Forse meno prestigiosa, ma di certo ugualmente entusiasta e volenterosa, la giuria GIOVANE di questa quinta edizione del Festival.
Dal 1999 il comune di Verona, per iniziativa dei direttori artistici Paolo Romano e Giancarlo Beltrame, ha affiancato al lavoro dei "critici ufficiali", quello più spontaneo e disinteressato di un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 25 anni che, superato un test di trenta domande sulla storia del cinema e sui suoi più alti rappresentanti, hanno avuto l'opportunità di seguire un corso preparatorio della durata di quattro incontri come ampliamento delle loro competenze non solo per quel che riguarda gli aspetti formali della settima arte, ma più specificatamente per quel che concerne il mélo e i suoi topoi. Maurizio Zanetti, responsabile della giuria sin dalla sua prima edizione ci illustra l'iter intrapreso dai giurati.
- "Durante i primi due incontri ho insegnato ai ragazzi come giudicare correttamente un film e negli incontri conclusivi ci siamo concentrati sul melodramma, grazie anche alla collaborazione del dottor Beltrame che ha curato l'analisi critica di AMERICAN BEAUTY, melodramma moderno. Credo che sia molto importante coinvolgere i giovani in questo progetto.
Ci avevamo provato già nel 1995, quando SCHERMI D'AMORE non esisteva ancora, ma la settimana cinematografica si occupava di cinematografia inglese… andò bene, ma solo da tre anni a questa parte esiste una giuria ufficiale. Naturalmente gli ex giurati (che non possono più votare), sono ora impegnati nell'organizzazione e gestione delle nuove edizioni… ad esempio si occupano della giuria popolare (attiva da un anno), e scrivono recensioni e interviste sul loro sito personale. L'entusiasmo e la voglia di far bene non mancano di certo!" -
- "Perché hai deciso di partecipare alla selezione (su 75 candidati ne sono stati scelti 28) per diventare giuratino?"- domandiamo a Marco, 22 anni, studente presso la facoltà di economia all'Università di Verona (e quindi teoricamente poco legato al mondo dell'immagine e della finzione ).
- "A dir la verità sono stati gli altri a decidere per me spedendomi un comunicato a casa… Sai, ero già iscritto al Cineforum e, anche se studio numeri e percentuali, non è detto che non sia in grado di giudicare un film" - mi risponde con aria di sfida mentre fa segno ad un suo "collega" di avvicinarsi. Anche lui studia economia…:
Quest'eterogenea ed eclettica giuria, che unisce all'insegna della comune cinefilia economi, ingegneri e letterati, si rivelerà non solo interessata, attiva e competente, ma soprattutto spontanea, critica e consapevolmente dissacrante.
Hanno decisamente bocciato, contro ogni pronostico da parte dei grandi (che l'avevano inserito all'interno della rassegna per accontentare i giovani…) il ripetitivamente provocatorio PLUM BLOSSOM che, al di là, delle apprezzabili prodezze sessuali dei protagonisti non riesce per nulla ad affrontare un tema complesso (così esplicitamente definito nel film, tra un amplesso e l'altro) come quello delle prime difficili esperienze adolescenziali, vissute in un misto di curiosità e angoscia mai adeguatamente approfondita.
Apprezzata invece, e a ragione, l'originalità, la poesia e la non-comunicabilità de IL MARE, a dimostrazione dell'acquisita capacità critica e analitica dei ragazzi in grado di cogliere, nella bellezza della fotografia e nell'uso sapiente del montaggio alternato, i punti di forza di un'opera leggera e vibrante, ma per nulla superficiale o scontata.
Nota di merito quindi per Maurizio Zanetti, che ha preparato e accompagnato i giovani; per il Comune di Verona, che ha creduto e crede nelle loro potenzialità; per gli stessi micro-giurati che hanno vissuto, sentito e capito lo spirito di un Festival che, giovane e come loro, si nutre di progetti… cresce di successi.

verona home